Osvaldo, mitraglia social: lo insultano e lui spara retweet

"Dove eravate l'11 maggio dopo il gol al 94simo?" Il tweet e la maglietta galeotta (quella del ‘vi ho purgato ancora' scovata dall'obiettivo delle telecamere) di Daniel Osvaldo ha scatenato la reazione furente dei tifosi della Roma. L'Olimpico lo ha sommerso di fischi quando, dopo il gol alla Roma, ha esultato in maniera polemica portandosi il dito verso il naso invitando il pubblico di fede capitolina a stare in silenzio. Hanno ammazzato Pablo e Pablo è vivo… pure il refrain della canzone è quello giusto per l'italo-argentino che, dal giorno del calcio di rigore sottratto a Totti (e poi sbagliato), è divenuto il più odiato dalla tifoseria giallorossa. Hanno ammazzato Pablo e Pablo è vivo… vivo abbastanza da conquistare i favori di Roberto Mancini che lo ha schierato in una partita difficile sia sotto il profilo ambientale sia agonistico. Hanno ammazzato Pablo e Pablo è vivo… dalla Serie A alla Premier (coi Saints di Southampton) e poi di nuovo nel campionato italiano per riconquistare i gradi bomber (cinque le reti realizzate finora, nonostante un infortunio e le scelte di Mazzarri). Hanno ammazzato Pablo e Pablo è vivo… il suo account ufficiale di Twitter è stato letteralmente preso d'assalto dai sostenitori della Roma: lo hanno messo nel mirino e gli hanno scagliato contro insulti a raffica.
"Dove eravate l'11 maggio dopo il gol al 94simo?" Le risposte sono arrivate a mitraglia, come i retweet che l'attaccante s'è divertito a regalare a tutti coloro che hanno avuto un ‘pensiero' per lui… Eccone alcuni: "Ciccio stavo co tu madre! nun t'ha raccontato? ammerda! un milionario che se la prende con i poracci. Ecco un poveretto vero!". Oppure… "Il tuo gol l'11maggio nn è servito a niente. Non hai mai lasciato traccia in nessuna squadra. Anche domenica 6 stato inutile. Pippa…" – "a bastardo tanto te lo fai er crociato, do cazzo pensi de anna…" – "se ti scarica pure l'Inter ti rimane la canna del gas! Che uomo piccolo!" – "Una curiosità! Tu al mondiali invece dove stavi? Nella tua favela?".