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Osservatorio del calcio: violenza negli stadi in aumento, tutti i dati

Il quadro offerto dal rapporto annuale dell’Osservatorio sulle manifestazioni sportive è desolante: aumentano gli episodi di teppismo all’interno oppure nei pressi degli stadi, dalla Serie A fino alla Lega Pro. A Livorno il caso del primo Daspo internazionale. Sono 600 gli arbitri aggrediti, 181 hanno riportato lesioni e sono finiti in ospedale. Firenze è la città con più Daspo, il Lazio supera Campania e Toscana. Juventus, Napoli e Roma le tifoserie più colpite.
A cura di Maurizio De Santis
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Il calcio sporcato dalla violenza degli ultrà più facinorosi. Il quadro offerto dal rapporto annuale dell'Osservatorio sulle manifestazioni sportive è desolante e poggia su alcuni dati essenziali. Basta dare un'occhiata ai numeri e al trend relazionato: aumentano gli episodi di teppismo all'interno oppure nei pressi degli stadi, dalla Serie A fino alla Lega Pro (ultima categoria del calcio professionistico) la tendenza è allarmante. Si concentra tutto lì, in quel catino di emozioni e passioni che scatena gli istinti peggiori di chi alla partita va con altro scopo che assistere a uno spettacolo oppure a sostenere la squadra del cuore: secondo i dati raccolti dal ministero dell'Interno, all'esterno delle strutture diminuiscono devastazioni, aggressioni e atti di vandalismo.

Altro dato per nulla incoraggiante: i Daspo (ovvero i divieti di assistere a qualsiasi evento legato al calcio) sono stati 2160 (con il Lazio a 276 che sorpassa Campania e Toscana, entrambe a 271) contro appena i 3 del rugby; compresi quelli dei campionati dilettantistici, gli arbitri aggrediti sono stati 600, di questi 181 sono finiti in ospedale. C'è un altro aspetto che viene fotografato, ovvero la forte connotazione politica che spesso caratterizza la bellicosità dei gruppi più intransigenti laddove domina l'estrema destra. "La stagione 2014/15 fa registrare un trend negativo – ha ammesso il capo della Polizia Alessandro Pansa -. Rispetto all'anno precedente  è aumentato il numero di feriti sia tra le forze dell'ordine che tra gli steward, a fronte di un massiccio di forze dell'ordine – quasi 77mila agenti in serie A – diverso è invece l'inizio della stagione in corso (2015/2016) ove si riscontra un bilancio positivo ed un calo dei feriti".

Aumenta il numero dei feriti. E' questa la prima deduzione: nella stagione 2014/2015 c'è stato un incremento del 4.5% degli incontri di calcio nei quali si sono registrati feriti, con un + 22% rispetto ai soli campionati professionistici (serie A, B e Lega Pro). Nel dettaglio c'è stato un decremento in serie A (-17.9%) ma un evidente peggioramento in serie B (+84.6%) e Lega Pro (+128.5%). In serie A, B e Lega Pro i feriti tra i civili sono aumentati del 18% (da 69 a 82), mentre nel complesso delle gare prese come campione c'è una diminuzione del 26.5% (da 142 a 125). Resta invariato, invece, il numero dei feriti tra le forze dell'ordine nelle gare professionistiche (62), tendenza contrastante (+14%) se invece si fa riferimento a tutti gli incontri (da 128 a 146).

Il caso di Roma-Feyenoord di Europa League. Gli scontri e le devastazioni di quella sfida, con la Capitale messa a ferro e fuoco dagli ultrà olandesi, hanno spostato l'ago della bilancia verso parametri negativi: ben 39 feriti. In calo il numero dei feriti tra gli steward, sia considerando le sole gare di A, B e Lega Pro (-25,9%, da 27 a 20), sia tutte le altre gare dei tornei ove è previsto il loro impiego (-10%, da 40 a 36).

Aumentano gli arresti, diminuiscono le denunce. L’analisi dei dati specifici sulle attività di contrasto alla violenza evidenzia un aspetto interessante. Se i denunciati sono in calo sia complessivamente (-16.9%) che nelle serie professionistiche ( -26.3%), sono aumentati e non poco gli arresti. In totale i fermi sono stati addirittura 246, con un incremento del 53%, anche grazie ad un impiego delle forze dell’ordine più massiccio rispetto al passato (da 185.686 unità a 213.166)

I tifosi arrestati. E a proposito dei tifosi arrestati, sono riconducibili complessivamente a 58 tifoserie. Il record è ancora per quelli del Feyenoord ben 35, poi ci sono i fermati croati (17), e quelli della Dinamo Minsk (13). Un aspetto che evidenzia che i problemi principali arrivano soprattutto in occasione dei match internazionali. Per quanto riguarda i club di casa nostra invece, il maggior numero di tifosi arrestati spetta a Juve e Roma con 10 a testa. Alla base degli scontri nel 72% dei casi c’è la rivalità tra le tifoserie, seguita dalla conflittualità con le forze dell’ordine (23%)

I daspo. Le denunce complessive sono state 1306, con il Bari che detiene il primato della tifoseria con il maggior numero di tifosi indagati ovvero 102, seguito da Brescia (98), Roma (59) e Napoli (50). Se, come suddetto, i daspo emessi nella stagione sportiva 2014/2015, sono in calo rispetto a quella precedente (2160 contro 2472), la rilevazione statistica effettuata al 30 giugno 2015 ha evidenziato che sull’intero territorio italiano risultano attivi ben 5040 Daspo, di cui 4848 in occasione di partite di calcio e 94 nel basket. In questo caso il record delle società più colpite spetta alla Juve 93,6), seguita dal Napoli (72) e dalla Roma (64). Mentre per quanto concerne la scorsa stagione i più colpiti dalle diffide sono i tifosi del Bari, Roma, Brescia, Juventus, Napoli, Verona, Reggina, Atalanta e Salernitana.

Sono 1769 i provvedimenti scaturiti da reati specifici (fatti criminosi compiuti in occasione di partite di calcio o in altri eventi sportivi), mentre ne sono stati emessi 276 quale misura di prevenzione, 85 a titolo di pena accessoria dall’autorità giudiziaria e 30 nell’ambito dell’attività di contrasto alla xenofobia (Legge Mancino).

Primo daspo internazionale. Il primo episodio relativo ad un provvedimento di Daspo internazionale, è arrivato per un tifoso del Livorno. Quest'ultimo a Cannes in occasione di un'amichevole tra Olympique Marsiglia e Livorno a luglio, ha lanciato sul terreno di gioco un fumogeno. Curioso invece il dato relativo alla Questura di Firenze con l'aumento del 247% dei Daspo comminati. Il tutto è legato ad un Daspo di Gruppo emesso dal Questore del capoluogo toscano a 79 tifosi del Brescia scontratisi con quelli del Verona sull'autostrada presso l'area di servizio Chianti.

Le città con più Daspo. A Firenze, relativamente alla stagione calcistica 2014/2015, va il primato poco onorevole nella top 10 delle città con il maggior numero di divieti: sono stati emessi 184 Daspo rispetto agli 80 del periodo precedente. Di questi, 98 riguardano il primo semestre del 2015. La Top 10: Firenze 184; Napoli 142; Torino 140; Roma 134; Bari 104; Salerno 104; Frosinone 98; Reggio Calabria 68; Milano 62; Verona 61; Catania 57.

I luoghi degli scontri. Per quanto concerne gli scontri, il dato positivo riguarda gli stadi che grazie alle misure introdotte, non presenta criticità particolari. I numeri evidenziano che solo il 12% degli incidenti si verifica negli impianti mentre sono le zone immediatamente limitrofe quelle pericolose con il 68% degli episodi. Episodi che dunque non si verificano quasi mai durante le partite (5%), ma in ambito urbano, nelle fasi di afflusso o di deflusso.

Problema razzismo. Sono 28 gli episodi di razzismo nella stagione scorsa, con 23 relativi all'ormai noto verso scimmiesco rivolto a giocatori di colore. Denunciati per questo 21 tifosi complessivamente.

Violenze sugli arbitri. Sono ben 600 gli episodi di violenza registrati ai danni degli arbitri. 181 direttori di gara hanno richiesto il ricorso a cure mediche soprattutto nei campionati non professionistici. Il primato negativo spetta alla Sicilia con 128 casi, e con oltre il 30% degli aggrediti sottopostosi poi a cure mediche. L'82% delle violenze sono state considerate gravi, 60 sono state consumate ai danni di ragazzi di 16-17 anni e 15 hanno riscontrato da 2 a 30 giorni di malattia. I calciatori incidono con il 69% sul totale delle violenze ed i dirigenti con il 24%.

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