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Orgoglio Miccoli: “A Palermo anche in Serie B” (VIDEO)

L’attaccante rosanero nel mirino del Lecce che lotta per tornare tra i cadetti, ma il ‘Romario del Salento’ ammette: “L’unica cosa che voglio fare è parlare con Zamparini, a quattro occhi, tutti e due. Vediamo cosa mi dirà e vedremo quale sarà il mio futuro. Non ho problema di categoria”.
A cura di Maurizio De Santis
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il pianto di miccoli

Quando l'arbitro ha fischiato la fine della gara gli è crollato il mondo addosso. A Fabrizio Miccoli è scoppiato il cuore gonfio di dolore per la sconfitta del Palermo contro l'Udinese e la consapevolezza che (matematica a parte) i rosanero hanno un piede in Serie B. La rabbia (che l'ha portato a strappare la maglia dopo aver fallito un'occasione da rete) e l'orgoglio (nelle dichiarazioni del post gara) hanno rigato il suo viso assieme alle lacrime, che ha cercato di nascondere portando la mano al viso, accovacciato per terra e poi consolato da Sannino, il tecnico licenziato troppo in fretta e poi richiamato troppo tardi per tentare il miracolo. Due giornate ancora, la prossima sarà quella definitiva: vincere potrebbe non bastare più per restare in A. Due giornate ancora per dirsi addio: già, perché radio mercato sussurra che per il ‘Romario del Salento' potrebbero spalancarsi le porte del Lecce che lotta per tornare tra i cadetti dopo l'esilio in Lega Pro.

Penso al mio futuro? Sì, nel senso che la mia sul fatto di smettere era una battuta. La mia intenzione non è quella. E' continuare e poi alla fine non so… L'unica cosa che voglio fare è parlare con Zamparini, a quattro occhi, tutti e due. Vediamo cosa mi dirà e vedremo quale sarà il mio futuro. Non ho problema di categoria. Il Palermo è stato tutto per me, quindi non mi pongo nessun problema. Capire la mia situazione e lui cosa vorrebbe fare con me. Qualsiasi cosa l'accetterò, in qualsiasi categoria o andare via. Deve dirmelo lui. Lecce in B tentazione? Me lo auguro che possa tornare in serie B. Insieme al Palermo è la mia squadra. Ho sempre tifato Lecce da bambino e continuerò a farlo. Ho tante ipotesi e situazioni. Vorrei parlare, non ora ma a fine campionato, con il presidente.

Ai microfoni di SkySport confessa le emozioni forti provate per il ko di mercoledì sera.

Le mie lacrime a fine gara? Ci credevamo ancora, ho visto le ultime 5 gare che avevamo fatto. Avevamo un'occasione, contro una squadra pericolosa in contropiede. E' importante che la squadra ha dato tutto. Abbiamo cercato di finire campionato nel migliore modo possibile. Vedremo come andrà a finire.

Perché un'annata così brutta?

C'è di tutto. Aver mandato via Sannino dopo 3 gare, io stesso ho preso due espulsioni dalla panchina e salto Atalanta e Pescara, gare che per noi erano fondamentali. Poi tante sviste, errori anche noi stessi. E' nata storta ed è finita storta questa annata. Con Sannino ci saremmo salvati? Vedendo cosa abbiamo fatto col mister – conclude Miccoli – secondo me sì. Ho ringraziato Malesani e Gasperini ma l'errore è stato anche quello. Avevamo fatto un ritiro e un lavoro con Sannino e poi è cambiato tutto. Poi abbiamo cambiato 3 direttori sportivi e tanto altro. Zamparini ha ammesso errori e ha capito cosa ha fatto. Ognuno di noi deve fare esame di coscienza. Peccato, ci credevamo. Adesso cerchiamo di finire il campionato in dignità.

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