OLANDA – DANIMARCA 2 – 0
RETI: 1′ 2T AGGER (a); 40′ 2T D. Kuyt (O)
OLANDA (4-2-3-1): Stekelenburg; Van Der Wiel, Heitinga, Mathijsen, Van Bronckhorst; Van Bommel, De Jong (43'st De Zeeuw); Kuyt, Sneijder, Van Der Vaart (22'st Elia); Van Persie (32'st Afellay).
DANIMARCA (4-4-2): Sorensen; Jacobsen, Kjaer, Agger, S. Poulsen; Rommedahl, Jorgensen, C. Poulsen, Enevoldsen (11'st Gronkjaer); Kahlenberg (28'Eriksen), Bendtner (17'st Beckmann).
AMMONITI: De Jong, Van Persie (O); Kjaer (D)
Gara come prevedibile molto combattuta e sentita quella appena conclusasi al Johannesburg Soccer City Stadium fra Olanda e Danimarca. Alla fine il risultato premia gli orange di Van Marwijk e punisce forse eccessivamente una Danimarca quadrata e ben organizzata ma incapace di pungere e di reagire dopo il fortunoso vantaggio avversario. Già, perchè dopo un primo tempo senza sussulti (eccezion fatta per qualche accelerazione di Rommedhal da una parte e qualche spunto di Kuyt dall'altra), è l'Olanda a passare in modo estremamente casuale.
Infatti, su un innocuo cross di Van Persie è Simon Poulsen a rinviare goffamente di testa, con il pallone che carambola sulla schiena di Agger e termina in rete tra l'incredulità dei tifosi danesi. Il vantaggio ovviamente galvanizza gli olandesi che finalmente, grazie anche ai maggiori spazi a disposizione, riescono ad esprimere il loro calcio migliore, fatto di ripartenze e aggressione degli spazi. In tale contesto emergono le geometrie di Sneijder, la brillantezza del giovane Elia e il senso della posizione di Kuyt: proprio una combinazione fra i primi due consentirà nel finale all'attaccante del Liverpool di spingere in porta il pallone del definitivo 2 a 0.
Nulla da fare dunque per una Danimarca comunque volenterosa ma apparsa carente tecnicamente e svagata in difesa; bene invece l'Olanda della ripresa con un crescendo che fa ben sperare i tifosi "arancioni" per il prosieguo dell'avventura in Sudafrica.
A.B.