Nuovo intervento e rientro posticipato, i rischi per Marchisio

Si dice che più il dolore tracci solchi nell'anima più un domani saranno ricolmi di gioia. Claudio Marchisio lo spera di cuore perché è davvero dura stare a casa ad assistere alla festa della sua squadra, dei suoi compagni che esultano in mezzo al campo per il quinto scudetto. Lui, abituato a duellare a centrocampo, è costretto alla parziale inattività da quel ‘maledetto' infortunio al ginocchio: meglio non rischiare, anche muoversi con le stampelle può rappresentare un pericolo. "volevamo evitargli strapazzi che potessero creargli qualche problema – ha ammesso il tecnico in tv -. Questo è il momento più delicato della riabilitazione".
Claudio Marchisio, che ieri non ha preso parte alla premiazione a scopo precauzionale, sta proseguendo il programma riabilitativo presso il centro sportivo di Vinovo – si legge nella nota della Juventus -. Nel decorso post-operatorio l'infiammazione del ginocchio ha ritardato la prima fase della riabilitazione ed è stato necessario effettuare un lavaggio artroscopico. La situazione sta gradualmente tornando alla normalità e lo staff medico conta di rispettare i tempi di recupero agonistici previsti nei 6 mesi circa.
E così, in quel pomeriggio sfumato col tricolore, il grande assente era proprio il ‘principino: altro non ha potuto fare che condividere su Instagram l'immagine emblematica del trionfo bianconero, ovvero la foto rituale di squadra e staff tecnico, tutti in posa dietro il tabellone della Serie A Tim con la Coppa a fare bella mostra accanto allo scudetto (il quinto consecutivo, terzo dell'era Allegri).
Il rischio sventato di un nuovo intervento
Le brutte notizie, però, non sono finite per il centrocampista: fermo dallo scorso 17 aprile, oltre a dover rinunciare alla convocazione per l'Europeo in Francia, erano emerse alcune complicazioni dopo l'operazione subita il 19 aprile (come ne dà notizia il Corriere della Sera). Fattori che avrebbero allungato i tempi di recupero del calciatore, dilazionando a novembre (e non più a ottobre) il periodo necessario per la riabilitazione e il ritorno all'attività agonistica. Ma non sarà così alla luce del comunicato della Juve, certo è che per Marchisio è davvero dura una situazione del genere. Coraggio, Claudio, il meglio è passato. E passerà anche il peggio, prima o poi.