Ntcham spaesato: “Mister, chi è Bertolacci?”

Il Genoa batte il Milan, conquista una vittoria pesante (per il morale e per la classifica), resiste agli attacchi di un avversario mai abbastanza determinato, benedice il destro carico d'effetto di Dzemaili. Eppure a Gasperini è proprio difficile strappare un sorriso. Nel corso del match, col Grifone in vantaggio, più volte s'è mostrato spazientito e preoccupato per come la squadra interpretava gli schemi, gestiva gioco e risultato. "Non avete abbastanza cervello per queste situazioni", labiale eloquente che non è sfuggito ai telecronisti di Mediaset. Così come non è sfuggito all'occhio indiscreto delle telecamere uno strano siparietto tra il tecnico dei liguri e un suo calciatore, Ntcham.
Il match scivola via sui binari dell'equilibrio: il Milan attacca alla ricerca del pareggio, il Genoa si difende e prova a ripartire. La girandola delle sostituzioni fa sì che i rossoneri si ritrovino in campo col tridente, affidati alla regia dell'ex di turno, Bertolacci. Il Grifone arranca ma tiene botta. Gasperini chiama l'attaccante francese cresciuto nel Le Havre prima di trasferirsi nel Manchester City. E lo lancia nella mischia, la sua fisicità può essere utile negli ultimi venti minuti di battaglia. Tirava di boxe prima di dedicarsi completamente al calcio, Tyson resta il suo idolo… Olivier è perfetto per gli assalti all'arma bianca verso l'area di rigore avversaria. Peccato solo che rischia di perdersi…
"Mister, chi è Bertolacci?" Quando Gasperini s'è sentito rivolgere questa domanda quasi sprofondava sulla panchina: lui gli spiegava che posizione tenere, cosa fare in campo, come muoversi, chi controllare in fase di non possesso palla mentre Ntcham annuiva ma senza capire. Almeno fino alla domanda fatidica: chi è Bertolacci? "E' il numero 91…", gli replica Gasperini. Puntando l'indice per fargli vedere chi è. Ed evitare che, spesso alle costole di Kucka, continuasse a fare confusione.