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“Non siamo mica il Benevento”, le scuse di Stramaccioni dopo la gaffe

L’ex tecnico dell’Inter, oggi sulla panchina dello Sparta Praga, s’era lasciato scappare quell’espressione dopo una sconfitta. Il sindaco di Benevento, Mastella, ha replicato: “E’ un cretino, si scusi”. Scuse arrivate nel giro di qualche ora: “Non volevo offendere nessuno. Era solo in riferimento al fatto che la nostra squadra non può essere trattata come un club al primo anno in massima serie”.
A cura di Maurizio De Santis
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"Rispettateci, non siamo mica il Benevento". Stramaccioni, ex allenatore dell'Inter adesso allo Sparta Praga, s'era espresso così dopo una sconfitta della sua squadra contro la capolista Plzen protestando per una decisione arbitrale molto dubbia. Una caduta di stile: mica era necessario far riferimento alle difficoltà e alle sfortune altrui per giustificare le proprie? Zero punti in classifica, otto sconfitte in altrettante partite: a Verona – nel confronto diretto per la salvezza – i sanniti hanno chinato il capo dinanzi all'Hellas di Pecchia, solo un miracolo può strapparli a quella che ormai è sorte certa… la retrocessione in B.

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La caratura tecnica della rosa mai aveva regalato illusioni differenti e tutti – a cominciare dalla dirigenza – erano consapevoli che quel sogno bellissimo (la storica promozione in A) avrebbe avuto un costo altissimo da pagare, in termini sportivi e d'orgoglio. La sortita di Stramaccioni ha sparso sale sulle ferite e causato la reazione piccata del sindaco di Benevento, Clemente Mastella.

Siamo i peggiori del campionato – ha ammesso a Corriere.it – ma sapevamo di dover lottare per restare in Serie A. Il clima è di sfiducia, anche perché ci gira tutto storto. Le parole di quel cretino di Stramaccioni, che dopo una sconfitta dello Sparta Praga che allena ha detto ‘Non siamo mica il Benevento’, mi feriscono molto. Noi gli rispondiamo ‘Mica siamo Stramaccioni’. Ha fatto una comparazione cretina, una cosa inaccettabile. Spero che il collegio dei probiviri degli allenatori intervenga e che ci chieda scusa.

L'ex tecnico dell'Inter si è immediatamente scusato per quanto accaduto e chiarito la propria posizione. "Mi scuso verso chi si è sentito offeso, ma non era mia intenzione farlo. Mia nonna è nata a Cusano Mutri, in provincia di Benevento. Ho tanti parenti lì ed è lungi da me accusare questa città. Era solo in riferimento al fatto che fosse un club al primo anno di Serie A".

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