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Non fischi ma applausi, l’esultanza di Ronaldo dopo i gol all’Atletico Madrid

La mimica di CR7 non è sfuggita alle telecamere che hanno registrato la richiesta polemica del portoghese nei confronti del pubblico, mai tenero nei suoi confronti anche quando andrebbe incoraggiato.
A cura di Maurizio De Santis
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Dirompente. Fatale. Straordinario. Non ci sono più aggettivi per definire la grandezza di Cristiano Ronaldo. La tripletta rifilata all'Atletico Madrid nell'andata della semifinale di Champions aggiunge ai numeri già pazzeschi del portoghese un alone di leggenda e misticismo: 399 gol (ma lui dice 400, nonostante una deviazione galeotta di Pepe) in 389 match giocati da quando veste la maglia dei blancos; 104 centri in 142 sfide nella massima competizione continentale, più della metà delle sua marcature sono arrivate negli incontri a eliminazione diretta.

Una forza della natura che tutto travolge e trascina le merengues verso la finalissima di Cardiff, in barba anche alle statistiche e alla maledizione del cosiddetto tabù ‘mai due volte consecutive'. Riusciranno i capitolini a mettere in bacheca il secondo Trofeo consecutivo dopo quello conquistato a Milano? E CR7 ha già messo le mani sul prossimo Pallone d'Oro? Se riuscirà a mantenere questa media straordinaria di rendimento ed efficacia allora le probabilità che trionfi, sia a livello di squadra sia a livello personale, sono altissime.

https://www.youtube.com/watch?v=Q0drV2-d-MQ

Nella serata di gloria del Bernabeu, però, c'è stato spazio anche per un appunto polemico da parte del campione portoghese nei confronti del pubblico madrileno. Nulla di eclatante ma la mimica che ha fatto il paio con la sua esultanza da ‘toro seduto' – quando s'è accomodato sui cartelloni pubblicitari a godersi lo spettacolo di un stadio in tripudio e ai suoi piedi – non è passata inosservata.

Cosa ha fatto CR7? Rivolto verso il pubblico, ha portato prima le dita verso la propria bocca, poi le ha agitate dinanzi al proprio viso (a mo' di negazione) infine – col sorriso compiacente sulle labbra – ha chiesto gli vengano rivolti applausi e non più fischi anche quando non è al top della condizione oppure in alcune partite non riesce a essere galattico. Perché lui nei momenti chiave c'è sempre, come ha sottolineato Zidane nel dopo gara. E anche se la sua tripletta ha di fatto chiuso il discorso qualificazione e i titoli dei media sotto tutti per lui, Ronaldo ha chiuso la serata ripentendo: "Non è finita, c'è ancora la partita di ritorno". Magari ne segna altri 3…

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