Nomadi del pallone: i 5 calciatori che hanno segnato con più maglie nelle coppe europee
Negli ultimi anni, un po’ come una profonda crisi dei "valori", calcistici s'intende, abbiamo assistito alla progressiva estinzione delle bandiere, di quei calciatori cioè in grado di restare per un’intera carriera in una sola città a difendere costantemente sempre gli stessi colori. Da Totti a Maldini, da Bergomi a Baresi passando per Scholes, Giggs, Shovkovskiy, Puyol o Zanetti, questa figura si sta perdendo di vista quasi come una sorta di “anomalia” di un calcio che ormai non esiste più, o quasi. Anche quando erano in attività queste colonne però, a giocatori di questo calibro si contrapponevano i “gitani” del pallone, quei raffinati talenti che, in cerca di nuove sfide, nuove maglie e, soprattutto, nuovi milionari contratti rinnegavano qualsiasi duraturo legame. Passando quindi in rassegna i calciatori che hanno cambiato più casacche nel corso della loro carriera, vediamo quali profili, nel loro “giro del mondo”, hanno messo a referto più reti in competizioni europee.
Henrik “I°” Larsson
In testa, a questa speciale graduatoria dei calciatori che hanno messo a referto con più squadre, più segnature in manifestazioni continentali troviamo l’ex Barça Henrik Larsson. Il nativo di Helsingborg, infatti, pur avendo rischiato di non giocare più al calcio quando nel 1999 con il suo Celtic Glasgow, in uno scontro di gioco, si fratturò la gamba in diversi punti, è riuscito a riprendersi e a mettere a segno addirittura 59 reti internazionali in 108 partite fra Coppa delle Coppe, Coppa Uefa, Champions ed Europa League. Uno score davvero impressionante che, oltre ad avergli consentito di alzare al cielo la Champions League col Barcellona nel 2005/06, gli ha permesso di iscriversi nella storia delle competizioni europee entrando, di diritto, nella top 10 dei marcatori ogni epoca, dietro mostri sacri come Gerd Muller e Van Nistelrooy a quota 62.
Zlatan “l’errante” Ibrahimovic
Sul secondo gradino del podio, invece, troviamo l’altra icona del football svedese, ovvero: Zlatan Ibrahimovic. Il calciatore che ha indossato 8 casacche nel corso della sua quasi ventennale carriera, pur combattendo con una sorta di maledizione che, almeno finora, gli ha impedito di vincere competizioni europee (Supercoppa Uefa del 2009 col Barcellona a parte), ha segnato qualcosa come 52 reti in 134 presenze (10.814 minuti di gioco) con rispettivamente: Ajax, Juventus, Inter, Barcellona, Milan, Paris Saint Germain e Manchester United. Un’era iniziata con la maglia dei Lancieri nel 1° turno di Coppa Uefa della stagione 2001/02 contro l’Apollon Limassol (2-0) e proseguita, passando fra delusioni e tanti insuccessi, fino alla recente realizzazione in Europa League contro lo Zorya Luhansk (2-0 Red Devils) lo scorso 8 dicembre.
48 reti e 3 Champions per Samuel Eto’o
Il camerunense, ora all’Antalyaspor, non poteva non figurare in questa speciale graduatoria. E sì perché l’ex Real Madrid e Barcellona è uno di quelli che hanno avuto un certo feeling con le competizioni internazionali con ben 3 Champions League vinte con i blaugrana nel 2005/06 e nel 2008/09 ed i nerazzurri di Mourinho nella magica notte di Madrid nel 2010. Tre successi straordinari che portano, anche, se non soprattutto, la sua firma, una firma che si è ripetuta, in 19 anni di onorata carriera, in 48 occasioni europee su 111 apparizioni totali con Maiorca, Barcellona, Inter, Anzhi, Chelsea e Everton con la miglior annata continentale proprio nel 2009/10 a Milano con l’Inter (8 gol e 5 assist in 10 presenze complessive).
Hernan Crespo: 35 gol con 6 differenti maglie
Ai piedi del podio l’attaccante argentino Hernan Jorge Crespo. Un goleador senza eguali, una punta centrale con classe da vendere che, dopo la vittoria della Libertadores col suo River nel 1996, è riuscito a regalare con 5 reti in 7 partite la seconda Coppa Uefa al Parma di Tanzi e dei vari Veron, Chiesa, Thuram e Cannavaro. Da lì, altre 28 realizzazioni, per un totale di 35 segnature in 5.311 minuti di gioco complessivi con le maglie di Lazio, Inter, Milan, (con annessa sfortunata doppietta di Istanbul contro il Liverpool), Chelsea, di nuovo Inter e, infine, Genoa.
Il predicatore del gol: Shota Arveladze
A chiudere questa speciale top 5 troviamo il miglior calciatore ogni epoca della Georgia, assieme forse all’ex milanista Kaladze, vale a dire: Shota Arveladze. L’attuale allenatore del Maccabi Tel Aviv vincitore, fra l’altro, di 18 tornei nazionali in patria, Scozia, Olanda e Turchia, infatti, è stato in grado di andare in gol, in competizioni europee, per ben 29 volte in 60 apparizioni complessive. Un ruolino messo insieme con 5 casacche, quelle di: Dinamo Tbilisi, Trabzonspor, Ajax, Rangers di Glasgow e Az Alkmaar che gli hanno permesso di superare in questo ranking miti come Henry e Van Nistelrooy che hanno sì segnato più reti ma con meno squadre, “solo”, si fa per dire, 4.