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Niente carcere per Mourinho, patteggia l’evasione col fisco spagnolo

Lo Special One ha patteggiato per 800 mila euro una evasione sui diritti d’immagine da 3,3 milioni nel periodo tra il 2010 e il 2013, quando sedeva sulla panchina del Real.
A cura di Alessio Pediglieri
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Josè Mourinho ha rischiato seriamente di finire in prigione. L'accusa, grave, era di evasione fiscale e il periodo a cui si riferisce è quello in cui era allenatore del Real Madrid. Così, almeno, è convinta la stampa spagnola che ha delineato un contorno ben definito alla nota vicenda tra lo stato iberico e il portoghese per il mancato versamento delle intere somme dovute al fisco.

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La reale notizia, al di là di possibili speculazioni, è che è stato accettato il patteggiamento di Don Josè nei confronti dell'Erario spagnolo. Il resto sono ipotesi, anche il rischio reale di finire in manette. E' vero, per questi tipi di reato c'è la reclusione fino a 12 mesi ma c'è pur sempre una alternativa e anche questa volta il tecnico lusitano l'ha utilizzata come suo diritto.

La macchia dopo il Triplete. Il periodo incriminato è quello del post Triplete nerazzurro, quando l'allenatore portoghese dopo aver vinto la Champions League con l'Inter, successiva a scudetto e Coppa Italia, decise di rimanere a Madrid e a firmare per il Real di Florentino. In quel periodo, Mourinho era tra più vincenti e ricercati tecnici in Europa e l'approdo tra i Blancos risultava conseguenza naturale del suo cammino.

Diritti d'immagine in nero. Successivamente, però, l'allenatore oggi del Manchester United era finito sotto accusa per non aver pagato le tasse relative ai diritti d'immagine per un valore di circa 3,3 milioni di euro. Il tutto durante proprio la sua esperienza sulla panchina del Real Madrid dal 2010 al 2013.

patteggiamento: 800 mila euro. Una lunga trattativa con lo Stato spagnolo fino alla soluzione e l'accordo tra le parti: grazie al patteggiamento accolto dall'Eriario, lo Special One risolverà adesso la vicenda con una ‘semplice' multa di 800mila euro cancellando il rischio di finire in prigione, pena prevista per questo reato fino a 12 mesi di reclusione.

Recidivo. Non è la prima volta che Mourinho finisce sotto la lente del fisco spagnolo. Sempre per evitare ulteriori problemi con la giustizia spagnola,  nel 2015 versò 4,4 milioni di euro per regolarizzare la sua posizione fiscale relativa agli anni 2011 e 2012, quando sedeva sulla panchian del Real.

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