Neymar lo manda quel paese, la critica lo attacca: Luis Enrique nel mirino

Il gesto d'insofferenza e poi la rabbia in panchina. Il pareggio beffa del Barcellona contro il Siviglia (2-2) verrà ricordato anche per la reazione stizzita di Neymar nei confronti dell'allenatore, Luis Enrique. Sostituito nella ripresa, l'attaccante della Seleçao non gradisce la decisione del tecnico e manifesta disappunto in maniera plateale. Avvicinandosi alla panchina, si rivolge verso di lui contrariato, gli fa cenni con le mani di dissenso (come a dire, "ma che hai fatto?"), poi si accomoda, fa ancora una smorfia, sfila una scarpa e la scaglia sul prato con rabbia… metaforicamente, sembrava diretta proprio all'allenatore che gli aveva sottratto scampoli di match decisivi.

E il 2-2 incassato dai blaugrana quasi sui titoli di coda per la rete di Gameiro non ha fatto altro che soffiare sul fuoco delle polemiche sia per l'occasione persa (il Real Madrid adesso è a -2 dai catalani) sia per quella decisione che buona parte della critica ha mostrato di non condividere: togliere Neymar, autore di ottime giocate in tandem con Messi e di una punizione da manuale, ai più è sembrato un delitto, una sorta di episodio chiave che ha indirizzato in negativo le sorti dell'incontro. "Solo inutile protagonismo. Cos'altro, altrimenti?", i media catalani non sono stati affatto teneri nei confronti di Luis Enrique. Non lo sono mai stati e la rimonta subita nell'ultima giornata della Liga prima della Champions ha dato di nuovo fiato a quanti mai hanno avuto grande stima dell'ex giallorosso.

"Non ho capito perché abbia cambiato Neymar, stava giocando un bella partita". I giornali spagnoli danno ampio risalto alle parole di un dirigente, Jordi Mestre, che testimonia l'imbarazzo nei confronti dell'allenatore. E lui come ha risposto? Luis Enrique ha perso la pazienza e rilanciato: "Basta, sono stufo di queste cose". E il Paris Saint-Germain è alle porte…