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Neymar: “I Mondiali 2014? Il momento più drammatico della mia carriera”

La stella del Psg e del Brasile è tornato a parlare del dramma che ha vissuto ai Mondiali 2014 dopo lo scontro con Zuniga in campo: “Non muovevo più le gambe ho temuto di restare paralizzato. Poi, la delusione finale: vedere i miei compagni perdere 7-1 mentre non potevo aiutarli”
A cura di Alessio Pediglieri
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Un Mondiale da protagonista assoluto davanti al proprio popolo trasformatosi in un incubo ad occhi aperti. E' questo il ricordo ancora vivido nella mente di Neymar sull'avventura iridata targata 2014 e giocata in Brasile. Quando venne colpito duramente alla schiena da Zuniga, un infortunio che lo obbligò a lasciare il campo in lacrime e rischiando anche la conclusione anticipata della propria carriera da calciatore. Fino all'epilogo tristissimo della sconfitta del Brasile contro la Germania in semifinale con Neymar impotente a guardare il crollo dei compagni di Nazionale.

Lo scontro con Zuniga

La sfida alla Colombia

Il pensiero a quel maledetto Mondiale è tornato in un'intervista concessa all'ex compagno nel Barcellona, Gerard Pique', per il magazine ‘The players tribune'. Nei ricordi di Neymar junior c'è quello che è stato definito dal brasiliano oggi al Psg come il peggior momento della sua breve, ma intensissima carriera. Il brasiliano è infatti tornato con il pensiero ai Mondiali 2014 e all'infortunio subito nei quarti di finale della partita contro la Colombia.

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Il peggior momento della carriera

In quell'occasione Zuniga, con un'entrataccia da dietro lo colpì violentemente alla schiena, precludendogli le ultime due partite del Mondiale brasiliano in cui si era ripromesso di trascinare la verdeoro fino in finale: "Quell'infortunio è stato il peggior momento della mia vita – confessa Neymar -: in quei giorni piansi tantissimo, vidi piangere anche i miei genitori e i miei amici. Tutta la mia famiglia…".

Il mondiale maledetto

Il rischio di paralisi

Neymar, in quell'occasione, rischiò di chiudere la carriera e di rimanere paralizzato erp il colpo subito: "Non riuscivo a sollevare le gambe, non riuscivo a muoverle. Il medico mi toccava le gambe e io non sentivo nulla. Dopo gli esami, mi disse che avrei camminato, ma che per me il Mondiale era comunque finito. Se il colpo fosse stato assestato due centimetri piu' in lato sarei potuto rimanere paralizzato".

La beffa finale contro la Germania

Ma il destino beffardo del calcio aveva in riserbo un ultimo affronto: "Giorni dopo ho assistito in tv alla sconfitta del Brasile per 7-1 contro la Germania in semifinale, ma io non potevo far nulla: sono andato via senza volerlo". L'ultima onta che Neymar proverà a scacciare l'estate prossima quando sarà alla guida del Brasile nel Mondiale di Russia, mentre questa volta saranno tutti gli italiani a guardarlo dalla poltrona di casa.

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