Neymar e il Real Madrid: “A 13 anni potevo essere blancos”
Neymar al Real Madrid. Nessuna trattativa di mercato incredibile. Nessuna operazione sotto traccia oppure il tentativo in extremis da parte dei blancos di fare un brutto scherzo ai rivali di sempre. Nessun rischio che il tridentazo composto con Messi e Suarez si sciolga. Però, il ‘pericolo' che l'asso brasiliano potesse finire alle merengues c'è stato ma si tratta di fatti passati che riemergono nei racconti dello stesso calciatore. Più di recente, prima che il suo entourage chiudesse accordi con la dirigenza blaugrana per il rinnovo, sono circolate con insistenza le voci dell'interessamento del Real ma non sono andate oltre.

Un fondo di verità c'è e l'ex Santos lo rivela in un'intervista concessa al quotidiano sportivo francese, l'Equipe. Replica alle domande con precisione, non si sottrae nemmeno a quelle più scomode. Neymar è sereno anche quando fa un salto indietro nel tempo e torna al periodo quando il trasferimento in Spagna è stato davvero a un passo. "Avevo 13 anni allora – ammette – era la prima volta che venivo in Europa. In quel momento non immaginavo la mia vita lontano dal Brasile, sentivo che non era quello il momento di cambiare".
Lo ha fatto più tardi, dopo anni di gavetta, dopo aver appreso quanto possa essere duro il mestiere di giocoliere quando il difensore ti punta e non dà tregua, dopo aver capito che il successo può darti alla testa. E se vuoi essere il migliore, la prima cosa da preservare sono proprio la concentrazione e il profilo da professionista: "La priorità era essere felice e diventare un calciatore professionista – ha aggiunto Neymar -. Ma sapevo che prima o poi, una volta pronto, mi sarei trasferito in Europa". Così è stato e il suo passaggio al Barça fa ancora discutere, al punto da essere finito anche sotto la lente della magistratura. "Fu una decisione che presi assieme ai miei familiari" ha concluso Neymarche dal 2013 è una delle stelle dell'attacco più forte che c'è in Europa.