Newcastle, Mitrovic rivela: “Senza il calcio sarei diventato un criminale”

I numeri parlano per lui: due cartellini rossi e nove gialli in 43 partite di campionato inglese. Da quando è sbarcato in Inghilterra, Aleksandar Mitrovic ha dimostrato di essere un combattente. Uno che non si tira mai indietro. Ma sarebbe però superficiale sminuire la sua storia, parlando solo del suo lato "negativo". Già, perchè l'attaccante del Newcastle di Rafa Benitez è uno dei punti di forza dei "Magpies": colui che a suon di gol ha portato tifosi del "St. James' Park" a sognare una pronta risalita in Premier League. Se il Newcastle è in testa alla classifica, lo deve anche a questo giocatore che ama sorprendere tutti: in campo e fuori. Lo ha fatto anche in una recente intervista rilasciata al "Telegraph": "Mio padre mi ha sempre detto che senza il calcio sarei diventato un criminale – ha spiegato il 22enne serbo – Forse sarei diventato un kick-boxer, perchè ho sempre avuto un sacco di energia. Da bambino è stato difficile gestirmi per i miei genitori".
L'orgoglio del lottatore serbo
Nel calcio inglese, e soprattutto a Newcastle, Mitrovic ha trovato il suo habitat naturale: "Ho sempre amato la passione dei tifosi inglesi – ha continuato l'attaccante – Mi sono innamorato del Newcastle sin da piccolo, quando la squadra è venuta a giocare contro il Partizan Belgrado. Sono felice di essere qui, mi sento a casa e spero di rimanere per i prossimi 10 o 15 anni". La grinta e i gol del talento, nato nelle giovanili del Partizan, ha subito conquistato tutti: "In tutti i grandi club c'è molta pressione, ma qui le cose sono diverse. Non serve vincere per conquistare l'affetto dei tifosi. A loro interessa che in campo io dia tutto ed è quello che faccio. Mi riesce facile, anche perchè è nel mio dna. Vengo da un paese piccolo dove, per conquistare qualcosa, siamo abituati a lottare. E io non sono uno che ama perdere".