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Neto: “La Juve è il meglio per me. Riserva di Buffon? Non mi preoccupo”

Presentazione ufficiale per il nuovo portiere bianconero che ha deciso di indossare la maglia numero 25.
A cura di Marco Beltrami
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Ha le idee molto chiare Norberto Neto, il nuovo estremo difensore della Juventus. Il brasiliano ha voluto fortemente approdare in bianconero dopo la conclusione del suo rapporto lavorativo con la Fiorentina, con tanto di mancato rinnovo contrattuale. Il portiere brasiliano è stato presentato oggi a stampa e tifosi e ha dimostrato già di volersi giocare le sue chance con la formazione campione d'Italia. Queste le parole di un'entusiasta Neto che ha deciso di indossare la maglia numero 25: "Mi sento il portiere della Juventus, può puntare su di me per ciò che vuole e di cui ha bisogno. Sono qui per dare il massimo, allenarmi e crescere. La Juve mi ha offerto un progetto importante Non sarei andato via dalla Fiorentina per altri club, voglio restare in bianconero per tanti anni".

Inevitabile una domanda sulla convivenza con Gigi Buffon, l'inamovibile titolare della Juventus. Neto però non fa drammi ed è pronto a dare il massimo ogni volta che sarà chiamato in causa: "Tutti mi fanno questa domanda, però ho pensato a quello che fosse meglio per me, per la mia carriera e per il mio futuro. Mi hanno proposto un progetto importante e vincente, sono qui per fare il massimo, allenarmi e crescere. Riserva di Buffon? Da quando ho iniziato a giocare a calcio ho avuto tanti momenti difficili. Non mi prepoccupa questa cosa, è il mio sogno essere qui oggi e poi quello che succederà, succederà. Gigi mi ha accolto alla grande, è stato molto educato e molto professionista. I primi momenti qua sono stati molto positivi perché mi sono sentito molto a mio agio e sono contento".

Una battuta anche sull'esperienza alla Fiorentina conclusasi con qualche polemica di troppo per il mancato rinnovo. Neto pensa solo positivo e spera di poter riconquistare la casacca della Nazionale brasiliana: "E' stato un periodo difficile, sapevo cosa poteva succedere con la mia scelta, poi sono riuscito a gestire la situazione e sono tornato a giocare. Giocando il tempo passa più veloce, alla fine è andata bene. A Firenze ho vissuto alla grande, mi trovavo bene, ma dovevo fare una scelta e fare un salto nella mia carriera. Quando ho ricevuto l'offerta, non potevo pensarci due volte. La Nazionale? Non giocando, non è facile. Però a Firenze ho giocato due anni e non sono stato convocato tante volte. Quindi ho pensato che alla Juve sarei potuto crescere".

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