Nesta e i suoi maestri: “Studio Sarri e Conte, due grandi allenatori”
Dopo aver vinto il suo primo titolo da allenatore (la Spring Season della North American Soccer League, la seconda divisione del campionato statunitense), Alessandro Nesta guarda con ottimismo al futuro della sua nuova carriera. Indimenticato difensore di Lazio, Milan e della Nazionale azzurra, il 41enne "coach" del Miami Fc ha rilasciato un'intervista nel corso della quale ha rivelato di aver avuto in passato alcuni contatto con l'Italia.
Il ritorno in Italia
"Qualche proposta l’ho avuta, ma avevo il contratto con Miami e non è stata presa in considerazione – ha dichiarato Nesta al "Corriere dello Sport" – Mi piacerebbe comunque allenare in Italia e quando sarò pronto mi piacerebbe lavorare sia con la Lazio che con il Milan. Sarri miglior tecnico italiano? Lui e Conte sono quelli che studio di più. Sono due grandi allenatori".
Il giudizio su Lazio e Milan
Nell'intervista concessa al quotidiano romano, Nesta ha ovviamente parlato anche delle sue due ex squadre: "Il nuovo Milan? Non è ancora decollato e ci sono tanti problemi. Quando cambi tanto è inevitabile, ma Montella è un ottimo tecnico – ha spiegato – Fare il suo lavoro al Milan è complicato come si è visto negli ultimi anni. Simone Inzaghi? Ripetersi era difficile, invece lui ci sta riuscendo. C’è tanto di Simone perché sta facendo vedere un grande calcio e la Lazio è costante come rendimento e come risultati. Ci ho giocato insieme tanti anni e non mi aspettavo che potesse diventare così bravo".
Il nuovo Nesta
La squadra biancoceleste, con la quale Nesta ha vinto lo scudetto nella stagione 1999/2000, è una delle formazioni che può ambire al prossimo tricolore. Tra queste, oltre al Napoli di Sarri, ci sono anche la Juventus e l'Inter: "Spalletti ha una personalità travolgente, grandi idee, ma Allegri ha una rosa troppo più forte di quella dei nerazzurri – ha concluso – Chi sono i nuovi Nesta? Rugani, Romagnoli e Caldara. Spero facciano una carriera come la mia e quella di Cannavaro, ma per crescere devono giocare la Champions League".