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Nessuno è incedibile, Totti dirigente, Spalletti resti: Monchi traccia la nuova Roma

Il neo direttore sportivo si presenta all’ambiente romanista e chiarisce: “La qualificazione alla Champions sarà molto importante per pianificare e programmare, dobbiamo difendere il secondo posto”.
A cura di Maurizio De Santis
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I calciatori non si svendono ma non sono incedibili. Preferisce lavorare e investire sui giovani. Spalletti resti. Quanto a Totti, un altro anno e poi passa dietro la scrivania. Nel giorno della presentazione ufficiale il neo diesse della Roma, Monchi, chiarisce subito le linee guida della sua azione. Niente proclami, solo programmazione e una priorità immediata: difendere il secondo posto che vuol dire qualificazione diretta alla Champions e in dote un tesoretto di 32 milioni da aggiungere alla borsa per il prossimo mercato. Null'altro che non sia la disciplina del lavoro, la stessa che gli ha permesso di fare grande il Siviglia portandolo sul tetto d'Europa (League).

Quando ho deciso di lasciare il Siviglia – dice in conferenza Monchi – e ho scelto la Roma tra tante offerte che avevo l'ho fatto perché questa squadra ha un grande margine di crescita, questa squadra può sognare e la Juve non è irraggiungibile. La qualificazione alla Champions sarà molto importante per pianificare e programmare, dobbiamo difendere il secondo posto.

Questione allenatore. Le ultime voci trapelate sul futuro di Spalletti lo vogliono lontano dalla Capitale. C'è l'Inter sulle tracce del tecnico toscano e senza l'accesso alla Coppa le probabilità di permanenza si riducono. Monchi, però, si schiera dalla parte dell'allenatore.

Avevo voglia di lavorare con lui e farò di tutto per farlo rimanere qui. Spero di convincerlo a restare, vedremo se ci riuscirò. E' un allenatore importante ma ora non posso distrarlo, abbiamo davanti Milan, Juve, Chievo e Genoa.

Cosa farà Totti: è arrivato il momento di appendere le scarpette al chiodo? Il direttore sportivo non si nasconde e cita un particolare che è dirimente rispetto alla vicenda.

C'è un accordo con la società. Questo è il suo ultimo anno e poi continuerà da dirigente al mio fianco perché può insegnarmi che cos'è la Roma. De Rossi? Ho parlato con lui, è un giocatore fantastico. Vogliamo raggiungere un accordo.

Non si (s)vende ma nessuno è intoccabile. Concetto chiaro: si valutano le offerte ma non c'è volontà d'indebolire la rosa. E qualora dovessero esserci cessioni sarà solo perché in entrata ci saranno giovani "bravi e che abbiano fame", le caratteristiche che Monchi definisce precipue per il progetto giallorosso. "Kessie? E' una possibilità. Vedremo cosa succederà. Siamo all'inizio delle trattative".

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