Nel ricordo di Astori, Fiorentina-Benevento la decide Vitor Hugo
Firenze, 11-3-2018. Non è una data come le altre e verrà ricordata per molto tempo da chi è andato al Franchi e da chi l'ha vista da casa. A una settimana dalla tragica scomparsa di Davide Astori non ci sono ancora le parole per descrivere ciò che è successo ma, con molta probabilità, non ce ne saranno mai. Quando accadono eventi del genere non è facile per nessuno ma nel ricordo del capitano della Fiorentina bisogna andare avanti e fare nostro il suo esempio di sportività e di correttezza.
Sotto una pioggia ad intermittenza, come se anche il cielo non avesse accettato del tutto ciò che è successo 7 giorni fa a Udine, la storia della squadra viola è ripartita ma non sarà più la stessa: la vicenda che riguarda Astori sarà per sempre legata al nome della società toscana e anche quell'intesa che Davide aveva mostrato con l'ambiente si è visto in maniera molto forte oggi allo stadio. Il silenzio del pubblico quando sono entrati in campo i calciatori di Pioli ha messo in mostra una forma di rispetto che era già stata mostrata a Santa Croce: un dolore composto, mai fuori le righe e con lo sguardo sempre rivolto verso il cielo.
Tutti fermi al 13′. Magnifica coreografia della Fiesole
Dopo il minuto di silenzio e l'atmosfera davvero incredibile che si respirava al Franchi l'arbitro Pasqua ha fischiato l'inizio dell'incontro tra Fiorentina e Benevento ma la vera partita è cominciata solo dopo il 13′: al minuto che fa rifermento alla maglia del capitano della Viola la gara si è fermata e la curva Fiesole ha esibito una coreografia per il centrale bergamasco che da lassù ha guardato e dato, sicuramente, una mano ai suoi compagni a vincere la gara contro i sanniti.
Vitor Hugo ‘sale' in cielo, regala 3 punti e saluta Astori
Dopo lo stop è iniziata un'altra gara e Giovanni Simeone è andato vicinissimo al goal in un paio di occasioni. Al 24′ Vitor Hugo ha portato in vantaggio la Fiorentina con uno stacco di testa imperioso su cui non ha potuto nulla Puggioni. Ottimo il cross di Saponara da calcio d'angolo. Il difensore brasiliano dopo aver ricevuto l'abbraccio dai suoi compagni è andato verso la panchina dove ha salutato Pioli e ha preso un t-shirt in ricordo del suo capitano mostrandola al pubblico.
Non è esattamente il clima adatto per giocare a calcio e questo non vale solo per i calciatori in viola ma anche per quelli del Benevento che si sono ritrovati in uno stadio che ha vissuto emozioni totalmente slegate dall'ambito sportivo e agonistico. Sensazioni che non possono lasciare indifferente nessuno.
11 marzo 2018: non sarà mai un giorno come gli altri
Il tempo è stato scandito dai cori dei tifosi che hanno reso omaggio al capitano viola e Milenkovic, sostituito da Laurini dopo pochi minuti della ripresa, non è riuscito a trattenere la commozione all'uscita dal terreno di gioco. Nel secondo tempo non è successo nulla di particolarmente significativo a parte un palo di Coda per il Benevento nel finale ma quello che rimarrà di oggi non è di certo il risultato della gara tra viola e giallorossi sanniti perché, dopo quello che si è visto oggi al Franchi, il giorno 11 marzo 2018 non sarà mai un giorno come gli altri perché, come recita uno striscione in Fiesole, "Ci sono UOMINI che non muoiono mai.. ci sono STORIE che verranno tramandate in ETERNO.. buon viaggio CAPITANO".