Nazionale, Ventura: “Barzagli? Caso chiuso. A Sacchi chiedo rispetto”

Quella con l'Olanda è una semplice amichevole, ma Giampiero Ventura è parso tirato come se si trattasse di una sfida da dentro o fuori. Nel consueto incontro della vigilia con la stampa, il commissario tecnico azzurro ha affrontato per l'ultima volta il caso Barzagli. Incalzato dalle domande dei cronisti, l'allenatore ligure ha voluto dare la sua versione dei fatti: "Con Andrea e con la Juventus non c'era niente di concordato – ha spiegato il ct – Non è stata una prassi normale. Dopo la partita con l'Albania, mi ha detto di avere un problema personale di natura familiare, a casa con la moglie. Ho convocato il gruppo e l'abbiamo lasciato andare. Sono rimasto sorpreso quando si è parlato del fatto che fosse in giro alle tre del mattino. Se fosse andato davvero in discoteca, ci sarei rimasto male. Ora, comunque, tutto è stato chiarito. Andrea mi a chiamato e tutto si è sgonfiato".
La risposta a Sacchi
Dopo aver inquadrato la sfida di Amsterdam ("Troveremo un avversario determinato, noi potremo capire chi siamo e cosa vogliamo"), Ventura si è poi tolto un sassolino dalla scarpa e tirato una frecciata ad Arrigo Sacchi che, dopo i novanta minuti di Palermo con l'Albania, aveva criticato il gioco azzurro: "Sono un po' deluso e dispiaciuto per quello che ha detto – ha continuato l'ex allenatore del Torino – perchè ho sempre considerato Arrigo un punto di riferimento per il calcio e vorrei che rimanesse tale. Sono andato a rivedermi alcune partite della sua Nazionale. In Italia-Irlandadel mondiale 94, si è tirato in porta per la prima volta dopo 70 minuti e col Messico abbiamo avuto grande difficoltà. Insomma non era proprio come il suo Milan. Credo che ci voglia rispetto reciproco perché il calcio è fatto di tante cose. Un pizzico di riflessione in più aiuterebbe".