Nazionale, Ventura: “Avevo chiesto di anticipare l’inizio della Serie A”
Dopo la vittoria in casa del Liechtenstein, Giampiero Ventura punta alla gara con la Germania. Alla vigilia dell'amichevole contro rappresentativa tedesca il commissario tecnico azzurro si è soffermato su diverse situazioni e ha sottolineato, oltre alle difficoltà del match contro i tedeschi, i problemi di programmazione futura.

L'ex allenatore del Torino ha sottolineato come sarebbe interessante poter cominciare il campionato con 2-3 partite ad agosto e poter preparare al meglio la gara contro la Spagna del 2 settembre 2017:
"L’ho già chiesto. Due domeniche di campionato ci sono state anche quest’anno e non sono state molte perché la differenza di gamba tra noi e la Francia era molta perché le grandi vanno in tournée. Io in un momento di follia avevo chiesto tre giornate e l’inizio il 13 agosto. Ormai giocano tutti a metà agosto… Vorrei andare in Spagna a giocarmela ad armi pari. Quando ero allenatore di club non avevo ben chiare le difficoltà che un ct incontra. Ho trovato grande disponibilità da parte di allenatori e presidenti, ma ho trovato una completa assenza di tempo per lavorare. Giocare ad agosto 3 giornate è difficile perché ci sono tanti problemi e interessi da gestire. O la programmazione viene fatta a 360° oppure è difficile creare determinati obiettivi".
La sfida con la Germania, anche se amichevole, dà sempre stimoli e non c'è bisogno di lavorare troppo sulla testa per affrontarla. Lo scorso luglio è arrivata l'eliminazione ai quarti di finale dell'Europeo e per qualcuno non può che essere una rivincita:
"Italia-Germania dà stimoli di per sé, dovremo vedere cosa ci dirà questa partita. Incontriamo i campioni del mondo, pur con qualche giovane dentro, ma i giovani sono figli di una programmazione che dura da 8-10 anni. Servirà personalità, la gara va interpretata. E sarebbe stato bello avere uno-due giorni in più per prepararla, 24 ore sono poche. Ma prendiamo la serata per quella che sarà, anche se in Italia il risultato conta. E’ un’amichevole e come tale va considerata, il nostro futuro non è lì a San Siro, ma appena dietro. Rivincita dopo l’Europeo? Per qualcuno lo sarà, ma questa non è certamente una sfida che necessita di motivazioni extra. Non ho paura di prendere batoste, o altro".
Giampiero Ventura non svela la formazione che sfiderà i campioni del mondo in carica e fa trasparire ancora qualche incertezza:
"Verratti, Bernardeschi e Zaza insieme? Non credo che giochino tutti e tre. Belotti, invece, gioca. Dobbiamo verificare le condizioni di alcuni giocatori, come Eder e Candreva – prosegue il c.t. -. Il sistema di gioco dipenderà anche dall’allenamento che stiamo per fare, può influenzare la decisione. Qualche cambiamento, rispetto al Liechtenstein, ci sarà. La partita di Vaduz ha detto che possiamo usare quella disposizione in campo, ma va utilizzata nelle occasioni giuste, altrimenti si perde fiducia. Quanto ai giovani, ne ho lanciati tantissimi, ma tutelandoli, perché sono il nostro capitale. Basta pensare a Romagnoli… prima ancora di schierarlo con la Spagna, mi è stato detto che era un azzardo. E chissà che sarebbe successo se avesse toppato quel match. Non è una situazione che mi fa contento, ma tanto non si può cambiare. Gli stage serviranno a capire chi potrà unirsi al gruppo".