Nazionale, Prandelli: “Il mio futuro non sarà una telenovela”

Cesare Prandelli, la panchina dell'Italia e il suo futuro: non ci sarà il tormentone sul destino del commissario tecnico, sarà lui stesso a chiarirlo in tempo utile. "La questione non sarà una telenovela", ha ammesso ai microfoni di Rai Sport. Quanto alla sfida di questa sera contro la Repubblica Ceca (decisiva per la qualificazione degli Azzurri al Mondiale in Brasile 2014) parla così della ‘sua' squadra: "La dote di questa Nazionale è che non perde mai la testa, sa soffrire rimanendo sempre in partita, perché non conosce solo uno spartito, ma due o tre. Quella di Lippi? Era una squadra fatta da purosangue, noi speriamo di eguagliarli, ma si tratta di traguardi per noi ancora molto lontani". Infine, riflessione su Balotelli. "Deve imparare a soffrire in silenzio, perché un grande giocatore non deve perdere la concentrazione. Altrimenti diventa vulnerabile".
La replica di Abete, presidente della Federcalcio. "Se Cesare ci lascerà, entro Brasile 2014 conoscerete il nome del suo successore sulla panchina azzurra". Risposta secca, che non dà adito a diverse interpretazioni.