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Nazionale: l’aereo non decolla, Balotelli furibondo a Capodichino

Il charter bloccato per mancata autorizzazione al decollo dallo scalo di Napoli: Super Mario va su tutte le furie e pretende d’essere accompagnato a Roma, aeroporto di Fiumicino.
A cura di Maurizio De Santis
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La manata alla stazione delle Ferrovie dello Stato al camerman, il "voi parlate male di me, io faccio gol" e poi la rabbia per il contrattempo in aeroporto a Capodichino che lo avrebbe costretto a rimandare il viaggio di poche ore. Mario Balotelli è una furia: giunto allo scalo napoletano subito dopo la partita contro l'Armenia, l'attaccante rossonero ha perso la pazienza per la mancata partenza del volo charter (non c'era l'autorizzazione al decollo) che avrebbe dovuto ricondurre lui e gli altri 3 milanisti (Montolivo, Abate e Poli) a Milano. Mentre i suoi compagni di squadra hanno accettato di trascorrere una notte in albergo e rimandare a questa mattina la partenza, Super Mario – apparso molto nervoso e infastidito – ha preteso che un autista lo conducesse a Roma ed è rimasto nella Capitale – alloggiando in un hotel dell'aeroporto di Fiumicino – fino all'imbarco sul primo volo disponibile per Milano.

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