Nazionale, Giaccherini: “Lasciare la Juve? Un gesto d’orgoglio”

Prima o poi, il sassolino andava tolto. Il ritorno del "Giak" in Italia ha fatto notizia, come e quanto la sua partenza per il Regno Unito. Nel ritiro di Coverciano, l'attuale giocatore del Sunderland, ha incontrato i cronisti e parlato a 360°, rispondendo anche alle domande sulla sua cessione che, in molti a partire da Antonio Conte, non hanno ancora digerito: "Ho lasciato la Juve per una questione d'orgoglio. Voglio tornare protagonista". Poche parole ma efficaci, così come i suoi scatti in campo. Giaccherini ha poi analizzato il suo primo periodo agli ordini di Paolo Di Canio: "La Premier è un campionato diverso, c'è tanto da imparare. Io ho iniziato bene, anche se finora non sono arrivati i risultati". Da Antonio Conte all'ex icona biancoceleste la differenza, tutto sommato, non è neanche così tanta: “Con Di Canio mi sto trovando bene, ci fa lavorare e per alcuni aspetti è molto simile a Conte. Abbiamo appena iniziato un nuovo percorso, è normale che ci voglia un pò di tempo. Sono arrivati tanti calciatori nuovi e il tecnico sta cercando di dare la sua impronta". Un ritorno agrodolce, dunque, quello di Emanuele Giaccherini che, ovviamente, non ha mancato di spiegare la scelta di lasciare la Juventus: “E' stato molto difficile lasciare Torino. È stata una scelta dura perchè ho lasciato tanti amici, tanti compagni, l'allenatore che ha dato la svolta alla mia carriera. Ora, però, posso giocare con continuità e sono contento". Sotto la Mole, per salutare i suoi vecchi amici e compagni, tornerà nei prossimi giorni con la maglia azzurra addosso. Palermo, Torino e poi di nuovo in Inghilterra: un tour, quello di "Giaccherinho" (come lo avevano chiamato durante la Confederations Cup), che è destinato a terminare ancora in terra brasiliana: "L'obiettivo è questo. Abbiamo due partite in casa, sicuramente saranno due gare difficili ma dobbiamo riuscire a fare due risultati pieni che ci permetterebbero di centrare la qualificazione al Mondiale brasiliano".