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Di Biagio: “Buffon? Tornerà. Un campione non può chiudere come lui contro la Svezia”

L’attuale ct non ha dubbi: il numero uno dei bianconeri continuerà la sua avventura in azzurro. “Non può concludere la carriera con una partita come quella contro la Svezia”. Spazio anche a Mario Balotelli, sotto speciale osservazione. “L’ambizione è costruire un gruppo che giochi, da dare in eredità”
A cura di Alessio Pediglieri
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Gigi Di Biagio lo sa benissimo: il ruolo da commissario tecnico della Nazionale maggiore è semplicemente un favore dovuto alla Federcalcio. Nulla di più, nessun pensiero di gloria o sogno di fine inverno. Il futuro sarà differente perché in panchina della Nazionale dovrà sedersi un tecnico dal nome importante, dal curriculum vincente, dal passato glorioso. Il tutto per rilanciare l'Italia, orfana dei Mondiali russi e alla ricerca di un qualsiasi riscatto.

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Intanto, a Coverciano è iniziata l'era Di Biagio che – comunque, passerà alla storia. Un periodo di transizione che spetterà all'ex centrocampista farlo ricordare come un passaggio positivo, di ricostruzione e crescita. Non è una banalità, dunque, quando apre le porte a cambiamenti importanti, dal possibile reintegro di Balotelli alla richiamata "alle armi" di Buffon.

Lo stage, Buffon e Balotelli

L'attuale stage equivale al punto zero, dove inizia tutto dopo il ‘reset' mondiale. E' difficile ma non complicato per Di Biagio che oramai conosce perfettamente i meccanismi interni della Federazione dalla quale ha totale stima. E delle sue decisioni la Figc si affiderà nella speranza che vi siano nuove basi su cui costruire il futuro.

Superman e SuperMario a rapporto

A partire dalle scelte sui giocatori da convocare. Di Biagio al riguardo sdogana subito due nomi che fanno discutere, sia nel bene che nel male: Gigi Buffon e Mario Balotelli. Supermar e SuperMario a rapporto, dunque, in azzurro per avere garanzie tra i pali (consolidate) e in attacco (in prospettiva). Gigi non è di certo una scommessa, ma una prova di forza da parte di Di Biagio, nei confronti di un grandissimo campione che si vuole risvegliare dal torpore dell'addio.

Ho parlato con alcuni dei senatori perché volevo capire se avessero effettivamente la voglia di chiudere con la Nazionale. Ho parlato con Buffon, gli ho proposto di fare altre 2-3 partite e decidere perché un giocatore come lui non dovrebbe chiudere con una partita come quella contro la Svezia.

Per quanto riguarda l'attuale attaccante del Nizza, il discorso è più complesso e delicato. Per Di Biagio moltissimi giocatori potrebbero rientrare nell'orbita azzurra, nessuno escluso. Anche chi, in passato ha avuto problemi di assestamento nel gruppo. Per rilanciare l'Italia tutto è lecito, anche richiamare SuperMario

Balotelli lo seguo costantemente, come tanti altri giocatori. Dire oggi se Mario sara' chiamato o no e' prematuro.

L'Italia di Di Biagio

Creare una squadra per il futuro

Poi, le idee legate alla costruzione di un progetto, nella speranza dell'impossibile: restare non solo ad interim, anche se non è la priorità assoluta, anzi. L'obiettivo è plasmare un gruppo ex novo, una squadra con un gioco e un'idea di fondo da lasciare in eredità. L'occasione c'è: Argentina e Inghilterra sono due prove assolute, forse impari al momento, di certo stimolanti per tutti.

Devo dimostrare di poter rilanciare la squadra nell'immediato, poi vedrò anche di mettere in difficoltà i vertici della Figc sul futuro per il ct. Mi piacerebbe iniziare con la difesa a quattro. Poi i moduli dipenderanno, come sempre, dai giocatori che avrò a disposizione. Contro Argentina e Inghilterra saranno due gare proibitive ma noi possiamo e dobbiamo fare bene a prescindere. Vogliamo anche arrivare a giocare un buon calcio collettivo

Affidarsi ai ‘ragazzini'

Infine, i nomi su cui puntare. Oltre a Buffon, al richiamo nei confronti dei ‘senatori' da Barzagli a Chiellini e De Rossi, Di Biagio si affiderà ad un manipolo di ragazzini. Che faranno parte del futuro di questa Nazionale.

Chiesa? Federico e' uno di quelli che verosimilmente faranno parte di questa nuova Nazionale. Bisogna avere il coraggio di puntare sui ragazzi, prendendo anche dei rischi evidenti.

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