Napoli-Utrecht 0-0, Europa League: Mazzarri ammette gli errori dei suoi, il video
Un San Paolo gremito di tifosi che hanno risposto presente alla prima chiamata europea, il debutto in Europa League del Napoli era un appuntamento da non perdere. Ma gli azzurri come hanno risposto all'appello? Assente? No, semplicemente non pervenuti.
Napoli-Utrecht si è conclusa a reti inviolate, un pari striminzito che non accontenta ne' i tifosi partenopei ne' Walter Mazzarri, ma aldilà del risultato ciò che ha creato sgomento è stata la prestazione dei giocatori azzurri. Il Napoli ha disputato una "partitaccia" probabilmente la peggiore prestazione dell'era Mazzarri, una gara ricca di imprecisioni, un crescendo di errori, svarioni difensivi, passaggi sbagliati, stop imperfetti.
Il Napoli ha sfoggiato tutto il repertorio delle "cose da non fare" in una partita di calcio se si è dei giocatori professionisti. L'ansia del debutto avrà inciso sulla tenuta psicologica dei calciatori, ma Cannavaro e soci sono scesi in campo senza personalità, senza anima. Davvero una prestazione da dimenticare. E gli olandesi? L'Utrecht inizialmente è partito contratto e chiuso in difesa, ma appena il tecnico du Chatinier ha capito che la retroguardia del Napoli era facilmente penetrabile ha chiesto ai suoi di spingersi in avanti senza paura. Anche l'Utrecht ha sbagliato tanto, quella del San Paolo è stata davvero una brutta partita, entrambe le squadre in campo hanno espresso molto poco.
Mazzarri si è subito giustificato tirando in causa l'ampio turn over che ha operato in vista dei vari impegni della sua compagine, ma è solo un alibi di poco valore, dopo prestazioni del genere le parole contano poco. Lavezzi ombra di se stesso, Aronica improponibile in pratica i partenopei sono tutti bocciati tranne Cavani. Ignorato e mal servito dai compagni l'uruguaiano è stato l'unico a provarci fino alla fine. Il tecnico azzurro dovrà pensarci su rapidamente e trovare dei rimedi seri e duraturi, la domenica di campionato è dietro l'angolo, al varco c'è la Sampdoria di Antonio Cassano.
Adriana De Maio
