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Napoli svalutato dalla crisi, ecco i calciatori che perdono valore di mercato

Chi paga la crisi azzurra? Il Napoli di Ancelotti sta danneggiando se stesso non solo in termini di classifica (con la prospettiva Champions League che si allontana di giornata in giornata) ma anche quanto a valore della rosa e dei suoi migliori interpreti. Ecco, dunque, chi sale e chi scende per valori di mercato.
A cura di Salvatore Parente
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La crisi azzurra è ormai un dato di fatto. Con il ko interno col Bologna, infatti, i campani hanno infilato la sesta gara senza successi in campionato archiviando come episodico l’ottimo risultato europeo di mercoledì sera col Liverpool. La Champions, quella 2020/21, è a -8, il morale è sempre più basso, l’ambiente spaccato e disilluso, la guida tecnica spaesata con la squadra che resta in un pericoloso limbo. Specie quando mancano ancora sei mesi alla fine della stagione con diversi obiettivi ancora da raggiungere (?). Il rischio, tutt’altro che impossibile, è quello di dare vita ad una deriva che può impattare negativamente sul futuro del club. E non solo in termini di classifica ma anche di investimenti e sul parco giocatori con molti protagonisti di questo Napoli che, inesorabilmente, stanno perdendo valore per via di prestazioni scialbe e negative. Lontane cioè dai loro usuali standard. E così, ad un passo da un quartetto di gare prima della sosta di straordinaria importanza per i destini partenopei, ecco chi scende, e chi sale, in termini di market value dopo questi tremendi mesi iniziali in casa Napoli.

Insigne e Mertens sempre più giù

Stando alle rilevazioni del portale Transfermarkt.it, la negatività che si respira intorno al Napoli sta impattando in maniera ancora tenue sui valori dei migliori calciatori in rosa. Anche se, alcuni titolari, che pure sembrano essere dentro il campo per concentrazione e voglia di determinare, stanno calando in termini di costo del cartellino. Il riferimento è al capitano Insigne, a Mertens e poi ad una serie di risorse che, in un modo o nell’altro, con un impiego modesto, stanno facendo registrare una normale curva discendente. Come Karnezis (1.5 milioni per valore, con -1 milione rispetto all'ultima rilevazione), Ospina (4 mln, -1 milione), Tonelli (7 mln, -1 milione), Ghoulam (23 mln, -2 milioni) o Hysaj (18 mln, -5 milioni). Mentre i vari Insigne e Mertens, come detto, calano del 13.3 e del 21.7% rispetto alle ultime rilevazioni estive. Con un crollo di 10 milioni per l’italiano, sui 75 milioni estivi, e di 5 milioni per il belga sui 25 milioni di fine giugno.

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Senza infamia e senza lode: Callejon, Zielinski e Allan

Nel limbo dei talenti che non stanno né crescendo, né peggiorando la loro situazione in termini di cartellino, ci sono diversi titolari incapaci, se non a tratti, di fare la differenza nella crisi generale e generalizzata del Napoli. Con Zielinski (40 mln), Lozano (40 mln), Manolas (45 mln), Callejon (20 mln), Allan (60 mln) e Maksimovic (17 mln) a metà del guado. Senza cioè sussulti e cadute rovinose, senza infamia e senza lode.

Crescono i giovani: Fabian e Elmas restano gioiellini

Buone notizie, in un clima tutt’altro che felice, arrivano invece dai giovani azzurri e da alcuni veterani. Come Llorente, che sale di 1.5 milioni rispetto alle ultime rilevazioni, sfiorando quota 5 milioni di euro e Mario Rui che arriva a 15 dopo un incremento di 3 milioni. Bene pure Luperto, a +2 milioni (4 milioni il valore attuale), Younes a +3 milioni (8 milioni il valore attuale), l’incerto Koulibaly, che nonostante tutto sale di 5 milioni arrivando a quota 75, e i promettenti Fabian Ruiz (60 mln), Meret (30 mln) e Elmas (17 mln) con incrementi del 20, 21 e del 70%. Discorso a parte, invece, per una delle poche note liete di questo inizio con Di Lorenzo che arriva a 15 milioni con un aumento però del 66.7% rispetto ad appena due mesi fa.

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