Napoli, striscione ultrà per Rossi: “A Valencia senza regole… tibia e perone”
Non hanno dubbi i tifosi del Napoli con chi schierarsi. Lo striscione esposto in Curva durante la gara col Palermo è eloquente: "Valentino a Valencia senza regole". E poi, appeso alla ringhiera ce n'era un secondo che completava la frase… "tibia e perone". Quasi fosse un invito a non avere pietà del rivale spagnolo, Marquez, dopo il fattaccio accaduto sul circuito di Sepang. #iostoconVale è uno degli hashtag che ha spopolato in rete in questi giorni, una sorta di adunata, di chiamata alle armi per difendere il pilota italiano finito nel mirino della critica per il duello in Malesia e per la cosiddetta ‘congiura' spagnola. L'ultimo appuntamento del Motomondiale è tra un paio di settimane: si corre nella terra del ‘nemico', laddove il ‘dottore' partirà ultimo per la punizione inflittagli dalla Commissione di Gara. Impresa epica e missione (im)possibile: tentare una clamorosa rimonta dalle retrovie, spaccare tutto e tutti, e andarsi a prendere con la forza (di volontà) dell'uomo e la classe del campione quel decimo alloro iridato che lo consegnerebbe alla leggenda.
A Valencia senza regole, scrivono i tifosi del Napoli. Mentre proprio un ex avversario di Valentino, Gibernau, in una lettera polemica ha puntato l'indice proprio contro l'assenza di prescrizioni, contro la mancanza di Dorna e Fim: li definisce i due genitori che non hanno saputo (voluto?) prendersi cura dei loro figli. Lasciandoli soli, abbandonati anche a quello spettacolo poco edificante di veti, dispetti, trucchi, sportellate e colpi da svernicia carena. Sbollita la rabbia, esaurito il furore delle parti in causa, dei tifosi, dei pro e dei contro, è iniziato il conto alla rovescia per Valencia. E' iniziata (non ufficialmente) la conta delle allenze: chi sta dalla parte di Rossi e chi no? Il risiko sul tabellone è appena iniziato, la partita si concluderà tra una decina di giorni. E sarà come giocarsi il cielo ai dadi.