Napoli sogna con Higuain e Insigne. Ma serve vincere anche con le piccole
Attenti a quei due! Ormai le difese sono avvisate. Gonzalo Higuain e Lorenzo Insigne sono gli attaccanti più in forma della massima serie e con le reti realizzate contro la Fiorentina hanno agganciato Eder in testa alla classifica marcatori. I due uomini di copertina della squadra di Maurizio Sarri non hanno sfoggiato giocate come a San Siro contro il Milan ma hanno dimostrato di esserci nei momenti decisivi. Così crescono le squadre e così si risale fino alla vetta: il Napoli ora ha 15 punti e si piazza a ridosso delle primissime. Quella del San Paolo potrebbe essere davvero la gara della maturità per gli azzurri: dopo aver battuto Lazio, Juve e Milan, i partenopei ora dovranno iniziare a imporsi anche con le "piccole". La gara di domenica a Verona contro il Chievo (bestia nera) è un importante banco di prova per la squadra di De Laurentis.
Gonzalo Higuain, il leader
"Tutti i giocatori sono uguali, ma Higuain è più uguale degli altri". Come si fa a dar torto a Maurizio Sarri. L'allenatore è riuscito a ritrovare psicologicamente uno degli attaccanti più forti del mondo. Si, Gonzalo Higuain, a dispetto di quello che molti dicono, è una delle punte più forti che ci sono in giro. Il Pipita ha realizzato oggi la sesta rete in 4 casalinghe di campionato, l'ottava nelle ultime 11 gare al San Paolo. Quante punte sono così decisive per la loro squadra?
La gara odierna ha visto un Higuain lavorare molto per la squadra con sponde e giocate spalle alla porta tranne in tre casi: il primo, alla fine del primo tempo, quando salta fuori tempo e non colpisce bene di testa su cross di Insigne; il secondo, quando fa secco Tatarusanu con un diagonale di sinistro; e il terzo, quando chiede un rigore per l'intervento del portiere viola su un cross meraviglioso di Ghoulam. L'attaccante vice campione del mondo 2014 ha dimostrato di esserci nei momenti decisivi e il suo gol ne è l'emblema. Recupero palla del 9, scarico su Mertens che appoggia sulla corsa dell'argentino e palla nell'angolo lontano dopo aver resistito al ritorno del difensore viola. Dopo lo show di Milano, un'altra prova che Gonzalo da Brest farà parlare molto di sè in questa stagione.
Insigne, finalmente!
Parlare bene di Lorenzo Insigne in questo momento è molto semplice: gol, assist, giocate d'alta scuola. Un piacere per gli occhi. Il numero 24 del Napoli sta vivendo la sua migliore stagione con la sesta rete in campionato e ha già battuto il proprio primato di gol in A in una singola stagione (era il 2012/2013 e i gol erano 5). Questo scugnizzo del 1991 ha dimostrato che, se inquadrato bene nel progetto tattico, può essere davvero letale.
Nella gara odierna il ragazzo di Frattamaggiore ha approfittato del primo errore della retroguardia di Paulo Sousa e ha battuto Tatarusanu con un magnifico tiro a giro. Poco dopo la rete Insigne ha lasciato il campo per evitare il riacutizzarsi del problema al ginocchio destro che lo aveva costretto a lasciare il ritiro della Nazionale 15 giorni fa.
Dopo aver iniziato la stagione come trequartista nel 4-3-1-2 di Maurizio Sarri, Insigne è tornato ad occupare il ruolo nel quale si sente più a suo agio e ha fatto vedere delle cose bellissime. Dopo anni passati alla ricerca della continuità Lorenzo sta dimostrando di essere uno che può cambiare le partite in qualsiasi momento e ora deve correre su questa strada per evitare che il suo processo di crescita possa interrompersi nuovamente: gli infortuni, il poco feeling con gli allenatori e la mancanza di un adeguato impiego lo hanno ostacolato fin troppo ma adesso è il momento di spingere sull'acceleratore. Un Insigne così è troppo importante per questo Napoli e per la Nazionale.