Napoli si gode Mertens: tecnica, velocità, potenza (video)

Tecnica, velocità, potenza, precisione. L'azione da gol di Dries Mertens contro la Lazio (ma aveva compiuto un numero d'alta scuola anche contro l'altra capitolina, la Roma) è la fotografia del Napoli di Benitez: incredibilmente fragile in difesa (quei 2 gol concessi ai biancocelesti sono un nervo scoperto), micidiale quando parte in contropiede e si fionda negli spazi con i suoi ‘incursori'. E il belga è il prototipo del calciatore che piace al tecnico spagnolo: a Bergamo lo aveva risparmiato e la differenza s'è vista, all'Olimpico quella serpentina nel cuore della difesa meno battuta d'Italia ha vibrato un colpo alle certezze di Garcia, al San Paolo una mazzata all'incrocio dei pali ha spento le ambizioni della squadra di Reja. Un gol da campione ha rianimato i partenopei e li tiene saldamente ancorati al terzo posto.
Accelerazioni, dribbling, numeri d’alta scuola. Campionario vasto che fa di Mertens un'ala moderna, capace di realizzare 37 gol e 20 assist in 2 anni al Psv, perfetta per il 4-2-3-1 che l'iberico ha cucito addosso al suo Napoli. Costi quel che costi. Il belga ripaga la fiducia alla sua maniera: basta ricordare il colpo di tacco che innesca Zapata in Champions League (contro il Marsiglia), la rete all'Inter, le prodezze balistiche contro la Samp di Mihajlovic e il Verona di Mandorlini. Fino alla sequenza videoclip nella notte da batticuore nella tana della Roma. Presto per i titoli di coda, il film è appena iniziato.
La scheda. Cresciuto nelle giovanili dell’Anderlecht e poi nel Gent, nel 2005 approda all’Eendracht Aalst e fa capire di che pasta è fatto: 15 presenze, 4 gol e ottime giocate fanno sì che venga scelto come miglior giocatore della Derde klasse (la terza divisione del campionato belga). Apeldoorn (club olandese), Utrecht e poi il grande salto al Psv Eindhoven (19 gol in 33 presenze). Quanto basta per guadagnare la maglia della nazionale, che indossa dal 2011 (prima convocazione per la sfida contro la Finlandia). "Ho intenzione di fare bene a Napoli – disse poco dopo aver firmato il contratto -. La gente può avere dei dubbi, perchè in serie A ci sono difensori diversi da quelli olandesi, ma io sono pronto a dare il mio meglio". Già, del resto i partenopei avevano imparato a conoscerlo in Europa League, quando col Psv (in quella squadra c'era anche Strootman) imparò a farsi apprezzare alla sua maniera. Nove gol finora (8 in Serie A, 1 in Coppa Italia), 42 presenze e una certezza: il Napoli del futuro passa pure per il genio del talento belga.