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Napoli Secondo Scudetto: 21 anni fa la rimonta sul Milan e la grande festa, ora la società pensa a ripetersi

Esattamente il 29 aprile del 1990 il Napoli vinceva il suo secondo Scudetto. Da allora più dolori che gioie per i tifosi azzurri che però sognano di tornare ai fasti di un tempo.
A cura di Mattia Sparagna
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Secondo Scudetto CurvaB

29 APRILE 1990: ECCO IL SECONDO SCUDETTO – Sono passati 21 dall'ultimo Scudetto vinto dal Napoli. Quella era la squadra di Diego Armando Maradona, capitano e uomo simbolo di una formazione composta comunque da tanti altri importanti giocatori: dal compianto portiere Giuliano Giuliani, ad un giovane Ciro Ferrara (che giocava in pianta stabile). C'erano poi Alessandro Renica, Nando De Napoli, Alemao, Andrea Carnevale, Antonio Careca oltre ad un giovanissimo Gianfranco Zola. Questi riuscirono a conquistare il secondo (e finora ultimo) Scudetto della storia del Napoli dopo che, 3 stagioni prima, venne vinto lo Scudetto numero uno.

IL TRIONFO DEL PRIMO SCUDETTO – Per molti aspetti quel trionfo fu diverso rispetto al successo del maggio '87. Infatti, in quell'occasione il Napoli, guidato da Ottavio Bianchi, aveva (forse) in rosa meno campioni affermati, a parte Maradona, ma era una macchina perfettamente collaudata, affiatata e senza una concorrenza elevata tra le altre contendenti, basti pensare che gli azzurri chiusero il campionato con 3 punti di vantaggio sulla Juventus, vincendo solo una partita (contro il Milan) nelle ultime 6 partite della stagione. In pratica, quel Napoli fu una squadra che dominò per larghi tratti la stagione strameritando la vittoria finale che fece impazzire, non solo una città, ma un intero popolo.

L'ACCUSA E LA VITTORIA IN EUROPA – Lo Scudetto vinto il 29

Ruud Gullit of AC Milan and Diego Maradona of Napoli wait for the ball to be passed

aprile del 1990 fu, per certi versi, diverso. La passione e la felicità dei napoletani fu molto simile, la festa e la gioia di salire nuovamente sul gradino più alto del calcio italiano furono ugualmente indescrivibili. Quel Napoli però veniva da 2 stagioni, per certi versi, tribolate. Dopo aver vinto il primo titolo, nella seguente stagione Maradona e compagni  furono accusati di aver perso di proposito alcune partite avvantaggiando il Milan e facendo svanire il sogno di un secondo successo consecutivo. La formazione, guidata ancora da Bianchi, riuscì nella difficile impresa di dilapidare un consistente vantaggio sui rossoneri, racimolando solo un punto nelle ultime 5 partite di campionato, consegnando di fatto il titolo alla formazione guidata da Arrigo Sacchi. L'anno successivo la conquista della Coppa UEFA (il corrispettivo dell'attuale Europa League) "accontentò" i tifosi partenopei che, per il secondo anno consecutivo videro la loro squadra del cuore arrivare dietro ad una stratosferica Inter, allenata da Giovanni Trapattoni.

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LA RINCORSA E LA VITTORIA – Così, dopo aver costruito negli anni una squadra di tutto rispetto, il presidente Corrado Ferlaino (come tutti i tifosi napoletani) poté assistere ad un avvincente campionato che vide il Napoli protagonista di una rimonta entusiasmante e storica. La squadra, allenata da Albertino Bigon (padre dell'attuale direttore sportivo del Napoli), diede vita ad un memorabile testa a testa con il Milan degli olandesi. Le due compagini si diedero il cambio, diverse volte, al comando della classifica e proprio alla penultima giornata di campionato, con le due squadre a pari merito, il Napoli assestò il "colpo di grazia". Gli azzurri vittoriosi per 4 a 2 in una Bologna per metà azzurra; il Milan sconfitto, a sorpresa, nella "fatal Verona" da una squadra ormai già retrocessa. Quello Scudetto, festeggiato esattamente 21 anni fa, viene ricordato (da alcuni) anche come quello della "monetina di Alemao", chiaro riferimento all'episodio che vide protagonista il centrocampista brasiliano che fu raggiunto da una moneta lanciata dagli spalti dello stadio di Bergamo. In quel caso il Giudice Sportivo decise di dare la vittoria a tavolino al Napoli, facendo infuriare tifosi e dirigenti rossoneri.

PASSATO, PRESENTE E FUTURO – Il 29 aprile del 1990 si giocò l'ultima giornata del campionato e il Napoli sfidò in casa la Lazio che fu battuta per 1 a 0 (grazie al gol di Baroni) e come 3 anni prima Napoli e i napoletani impazzirono di gioia. Sono trascorsi 21 anni e, dopo stagioni tragiche e molto negative, il nuovo Napoli pare voler ripartire e rivivere i fasti di quegli anni. I tifosi aspettano fiduciosi la conquista del terzo Scudetto, ma intanto pensano al presente ovvero alla prossima sfida di campionato contro il Genoa che potrebbe avere un'importanza capitale.

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