Napoli, Sarri vince il premio Bearzot. Tavecchio: “Gli auguro un futuro da c.t.”
Nuovi elogi per Maurizio Sarri: il tecnico del Napoli, dopo la Panchina d'Oro, ha vinto anche il premio Bearzot 2017. Il tecnico partenopeo succede così a Prandelli, Mazzarri, Montella, Ancelotti, Allegri e Ranieri: l'ennesimo riconoscimento per l'allenatore napoletano, impegnato con la sua squadra nella rincorsa al secondo posto in campionato, che sarebbe il secondo consecutivo dopo quello conquistato nella scorsa stagione. Insomma, una stagione già da incorniciare, almeno sotto il profilo dei riconoscimenti individuali, per il tecnico partenopeo.
La premiazione avverrà solo il prossimo 30 maggio, ma nel frattempo piovono gli elogi per Maurizio Sarri. Tra i primi a congratularsi con lui il presidente federale Carlo Tavecchio: "Sarri è un innovatore che mi ricorda Sacchi, mentre umanamente mi ricorda Herrera che era un uomo di pugno e rigore", ha spiegato il numero uno della FIGC, "Come libro gli consiglierei "I promessi sposi" di Manzoni: come Renzo che era alla ricerca delle sue collocazioni sociali, ora Sarri ha questa speranza di arrivare a vincere il campionato".
Ma Tavecchio si è soffermato anche sul possibile futuro del tecnico napoletano sulla panchina dell'Italia. "In questo momento siamo molto presi a superare il turno e qualificarci per i Mondiali e non ho mai pensato ad alternative a Ventura", ha spiegato il presidente federale, "ma la vita dà a tutti delle possibilità, ed io mi auguro che ci sia anche questa possibilità per Sarri. Lui ha una militanza nel mondo dilettantistico e questo è un punto importante per chi, come me, viene da quel mondo", ha concluso Tavecchio, "I grandi risultati, quando si parte da una base e da una grande famiglia come quella del volontariato e soprattutto dell'impegno sociale, arrivano anche nel mondo aureo del professionismo".