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Napoli-Sarri: tutte le luci e le ombre sul possibile rinnovo

In attesa di capire se nella prossima pausa per le Nazionali, tra tecnico e club ci sarà la volontà di confrontarsi sul rinnovo, proseguire con Sarri significa anche accettarne il lato oscuro, fatto di poco turn-over, una rosa ristretta e concentrarsi su un obiettivo alla volta. Senza clausole e con diverso ingaggio.
A cura di Alessio Pediglieri
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Maurizio Sarri e il Napoli avanti insieme. Ancora, per vincere. L'idea è questa ed è condivisa oggi sia dal tecnico che dal club. La sconfitta contro la Roma brucia come sale sulle ferite ma nulla è compromesso e il sogno tricolore è ancora lì a portata di mano. Non resta altro a questo Napoli, esclusosi dalla Coppa Italia e dall'Europa per concentrarsi sull'obiettivo principe sul quale però sorvola da tempo la Juventus, come un avvoltoio pronto a ghermire la preda.

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Pregi e difetti, limiti e virtù di un club che ha fatto scelte precise puntando su un tecnico che ha enormi margini di miglioramento ma che rischia di rimanere schiacciato dalle proprie convinzioni. Tutto è legato dal sottile filo della vittoria: se arriverà il tanto agognato titolo tutto si dipanerà in un confronto costruttivo dove le parti porranno sul tavolo la propria forza contrattuale. Ma se il sogno dovesse svanire a maggio, continuare avrebbe senso?

Il rinnovo, quando come e perché farlo

La corsa scudetto impone l'accordo

Innanzitutto il contratto e il rinnovo. Ad oggi, il Napoli e Sarri camminano sotto braccio. Anche perché qualsiasi sgambetto a questo punto sarebbe deleterio per entrambi. Così ci si appresta ad affrontare il discorso prolungamento con idee chiare e alquanto lineari dove ognuno è pronto a mettere nei fatti ciò che da tempo si sussurra a voce.

La clausola e l'ingaggio, i nodi da sciogliere

La clausola di 8 milioni valida fino al 31 maggio, con cui l'allenatore potrebbe liberarsi qualora qualcuno decidesse di sborsarli per puntare su di lui, non dovrebbe rappresentare un ostacolo verso la prosecuzione di un rapporto fin qui proficuo e soddisfacente. La richiesta su cui trattare è però legata all'ingaggio. Sarri vorrebbe uno stipendio da 4 milioni, da tecnico da top club. C'è margine di trattativa, De Laurentiis non ha chiuso nessuna porta.

La pausa per la Nazionale, occasione perfetta

L'occasione per guardarsi in faccia e capire chi eventualmente bleffa c'è ed è rappresentata dalla prossima pausa del campionato. Per gli impegni della Nazionale di DI Biagio, tra il 19 e il 31 marzo, a Napoli potrebbe esserci il clima giusto per parlare di contratti, rinnovi, prolungamenti. In attesa di avere anche i risultati dalla propria.

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I pro e contro del matrimonio Sarri-Napoli

Poche richieste di mercato

Si dovrà tenere conto, comunque, dei pro e dei contro di un rapporto che ha diverse sfaccettature. Scegliendo Sarri si devono sposare le sue idee in toto. Sul fronte mercato, il tecnico raramente ha spinto per qualche giocatore in particolare. Da quel punto è un allenatore aziendalista che accetta le direttive economiche del club.

Ma anche pochi cambi e pochi giocatori

Ma ha una metodologia che non ammette sconti: poco turn over, una rosa ristretta, concentrazione su un obiettivo, ricerca del bel gioco oltre il risultato. Pregi, certo, che ogni club vorrebbe avere dal proprio tecnico ma anche limiti. Una società che vuole costruire qualcosa che vada al di là dell'estemporaneo nel calcio moderno necessita di una rosa lunga e ricca.

Pragmatismo e rinuncia

Non si può a febbraio essere fuori da tutte le coppe e avere solo la chance scudetto. Tutto è legato oggi alla vittoria tricolore, altrimenti è l'ennesima stagione delle occasioni perdute. Il Napoli, questo Napoli, aveva l'obbligo morale e sportivo di proseguire sia in Coppa Italia che in Europa League.

Far combaciare gli obiettivi sportivi ed economici

Sarri è croce e delizia per il Napoli. Sa essere il tecnico del pragmatismo sposato alla dolcezza del calcio che accarezza il pallone, ma anche un allenatore radicato nei propri principi assoluti. De Laurentiis si è innamorato della professionalità, della serietà, della meticolosità di un uomo che nulla lascia al caso. Per ciò che riguarda la sua sfera di competenza. Ma se vuole prolungare col tecnico deve anche accettare di limitare gli introiti (così come è accaduto con le esclusioni in Coppa Italia e in Europa) e di mantenere buoni ma pochi giocatori a disposizione.

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