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Napoli, Sarri: “Ma quale crisi? Vogliamo vincere, ma serve anche un po’ di fortuna”

Alla vigilia dell’ultimo turno decisivo di Champions League, il tecnico napoletano ha parlato della sfida decisiva di Rotterdam: “Sarà difficile perchè loro sono in crescita, ma passare il turno sarebbe un sogno. La sconfitta con la Juve? Non sono riuscito a dormire dalla rabbia”.
A cura di Alberto Pucci
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Il campionato e la lotta scudetto possono attendere. Ora il Napoli ha una priorità assoluta che si chiama Champions League. La squadra di Sarri, già arrivata in Olanda per la partita con il Feyenoord, deve necessariamente vincere e sperare in un successo anche del City contro lo Shakhtar Donetsk. Solo in quel caso, infatti, la formazione azzurra potrebbe festeggiare il passaggio del turno.

Nella consueta conferenza stampa della vigilia, l'allenatore partenopeo ha così inquadrato la gara di Rotterdam: "Sarà difficile perchè loro sono in crescita e hanno trovato solidità difensiva – ha esordito Sarri – Il City? Pensando a loro si rischia di spendere energie, tra l'altro non possiamo influire sull'esito della loro partita. L'infortunio di Insigne? Io per dare ragione a quelli che dicono che non cambio mai giocherei in 10, senza sostituirlo".

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L'orgoglio del mister

Il tecnico napoletano ha poi parlato del momento della squadra: "La sconfitta con la Juve è stata dolorosa. Non ho dormito dopo la partita. Abbiamo concesso poco e meritavamo almeno il pareggio. Questa gara, però, non c'entra niente col campionato. Passare il turno sarebbe un sogno, mi darebbe gusto centrare la qualificazione con un pizzico di c…o e rendere il mio gruppo l'unico a passare due volte consecutive il girone nella storia del Napoli".

"Noi in crisi? Forse sono diventato un imbecille e Mertens un giocatore scarso, ma mi pare che 206 punti in 91 partite, con una una media di 2.27, siano numeri che parlano da soli. Ho la sensazione che la squadra si senta in prova in Champions, invece in campionato ci crede di più. Con Guardiola ogni tanto ci messaggiamo, ma l'ultima cosa che farei è parlargli della sua partita di Donetsk. Metterei in dubbio la sua professionalità e sono certo che proverà a vincere".

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