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Napoli-Sarri, anno II: Gabbiadini, Giak e quel colpo che non arriva

Il secondo Napoli di Sarri è atteso ad una grande prova ma il tecnico partenopeo ha molta fiducia nei suoi ragazzi. Si punterà sul collettivo e non sulle giocate dei singoli ma le individualità non verranno affossate. Sarà l’anno della consacrazione per Manolo Gabbiadini? Giaccherini sarà il jolly che mancava a questa squadra? Il mercato del Napoli è concluso? Ormai manca pochissimo per l’inizio della stagione e alla chiusura del mercato: l’attesa è finita.
A cura di Vito Lamorte
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Manolo Gabbiadini of Napoli in azione durante l’amichevole contro il Nizza allo Stadio San Paolo. (Foto Francesco Pecoraro/Getty Images)
Manolo Gabbiadini of Napoli in azione durante l’amichevole contro il Nizza allo Stadio San Paolo. (Foto Francesco Pecoraro/Getty Images)

Il ‘secondo' Napoli di Maurizio Sarri farà il suo esordio sul campo del Pescara. La squadra partenopea dopo una stagione esaltante dovrà cercare di ripetere e, possibilmente, migliorare la posizione dello scorso anno e l'allenatore napoletano sembra molto deciso e convinto delle possibilità dei suoi. Nella conferenza stampa pre-gara Sarri ha affermato:

"Bisogna essere coscienti che un gap c'è e non si può pretendere tutto e subito. Qui le aspettative sono alte ma noi vogliamo fare il 101% delle nostre possibilità e poi vedremo a cosa corrisponderà in termini di classifica. La Gazzetta ci ha messo al quarto posto della griglia, lo scorso anno eravamo al quinto e siamo arrivati secondi. Un rappresentante della proprietà bianconera ha detto che ci siamo indeboliti (John Elkann) e un calciatore della Juve (Benatia) non ci ha inserito tra i primi quattro. Speriamo di smentire tutti".

La volontà del Napoli e del suo mister è quella di continuare a lavorare nel solco della scorsa stagione e, se possibile, stupire la concorrenza. La differenza maggiore tra la squadra che Sarri aveva l'anno scorso e quella di quest'anno è l'assenza di un bomber come Gonzalo Higuain, ieri in goal alla sua prima apparizione con la maglia della Juventus, ma il tecnico ha detto di voler sopperire con il gioco alla sua mancanza. Con molta probabilità il possesso palla e le transizioni veloci saranno ancora una volta i punti cardine del gioco del Napoli e all'Adriatico vedremo se sarà ancora così.

È l'anno di Manolo?

Manolo sarà in grado di cogliere la sua occasione? Sarà il campo a dirlo. L'attaccante di Calcinate raccoglierà il testimone lasciato da Gonzalo Higuain e si giocherà il posto di prima punta nell'undici titolare con Arkadiusz Milik. Lo scorso anno, nonostante lo scarso impiego, stava per finire in doppia cifra (30 presenza, 9 reti) e l'obiettivo per questa stagione è proprio quello. Giocando con più continuità Gabbiadini potrà sfruttare al meglio il suo sinistro sia su azione che da fermo. Con Manolo e Lorenzo Insigne in campo, Sarri potrà sfruttare al meglio anche le punizioni, sia laterali che dal limite, visti i mezzi tecnici dei due attaccanti italiani.

https://www.youtube.com/watch?v=p22BQ9zjoBo

Giak è l'equilibratore?

Un colpo di mercato passato un po' in sordina ma che potrebbe essere fondamentale per cambiare modulo o dare equilibrio maggiore alla squadra. Emanuele Giaccherini è uno di quei calciatori che molti allenatori vorrebbero: professionista esemplare, uomo squadra e disponibile al sacrificio. Giak può essere utilizzato da mezz'ala e, all'occorrenza anche da esterno alto per migliorare la fase difensiva e garantire più copertura al terzino. Con l'inserimento dell'ex bolognese, Sarri avrà la possibilità anche di cambiare modulo a gara in corso, cosa che l'anno scorso avveniva raramente.

https://www.youtube.com/watch?v=yHmKJK6J0tY

Il mercato è finito?

Ma il Napoli è competitivo già così? Parzialmente sì. Non dimentichiamo che la squadra partenopea dovrà affrontare tre competizioni e c'è bisogno di uomini per poter dare il cambio ai titolarissimi che ad un certo punto non reggevano più i ritmi di un gioco spettacolare ma dispendioso. L'arrivo di Milik, Giaccherini, Tonelli e Zielinski sono interessanti ma per completare la rosa, a mio parere, manca ancora qualcosa. Due nomi su cui si sta focalizzando il mercato della società di De Laurentiis, e che potrebbero essere interessanti, sono quelli di Nikola Maksimovic e di Amadou Diawara. Il centrale serbo può giocare sia nella difesa a 4 che in quella a 3 e questo permetterebbe a Sarri di poter cambiare anche modulo in caso di necessità. Oltre a ciò, sono diverse stagioni che il Napoli segue Maksimovic e sembra diventata più una telenovela sudamericana che una trattativa di mercato.

Altro discorso per Diawara. Il centrocampista guineano del Bologna è un acquisto in prospettiva e se gli standard dovessero essere quelli dello scorso anno il Napoli avrebbe trovato il centrocampista del futuro. Quantità e qualità al servizio della squadra lo hanno fatto diventare uno dei giocatori più seguiti del campionato italiano: al Dall'Ara scendevano ogni 15 giorni emissari di tutte le big d'Europa. Un motivo ci sarà. Muovere qualcosa sul mercato entro la fine di agosto potrebbe anche aiutare la società a ricucire lo strappo dopo la cessione di Gonzalo Higuain alla Juve e ridimensionare l'astio di alcune frange del tifo nei confronti di De Laurentiis che non riescono a capire perché non vengano investiti i soldi della cessione del Pipita. Mancano poche ore al calcio d'inizio della stagione 2016/2017 e pochi giorni alla chiusura del mercato, poi si tireranno i primi, parziali, bilanci.

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