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Napoli, Sacchi consiglia Sarri al Real Madrid: “Ma a patto che si tolga la tuta”

L’ex allenatore e commissario tecnico, oggi opinionista televisivo, ha commentato la stagione di due grandi tecnici italiani: “Allegri è un tattico straordinario, Sarri lavora sul gioco per migliorare il singolo. Per uno come lui a Madrid andrebbero matti”.
A cura di Alberto Pucci
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Il campionato è ormai finito, e per molti protagonisti è tempo di bilanci finali. A giudicare il lavoro di Massimiliano Allegri e Maurizio Sarri è sceso in campo anche Arrigo Sacchi, che in un'intervista rilasciata al quotidiano campano "Il Mattino" ha elogiato la stagione del bianconero (al quale manca però l'appuntamento più importante) e quella del mister partenopeo: "Juventus e Napoli hanno due modi diversi di intendere il calcio – ha spiegato l'ex ct azzurro – Allegri è un tattico straordinario e sotto questo aspetto anche lui ha aggiornato il calcio italiano. Il Napoli però ha un vantaggio: ha una trama, uno spartito di altissimo livello che lo guida e che consente di far avere personalità e sicurezza a giocatori che non ne hanno. Sarri lavora sul gioco per migliorare il singolo. E non viceversa. Il Napoli dà gioia, il suo gioco regala emozioni. Nessuno domina la partita come fanno gli azzurri. De Laurentiis deve continuare a dare fiducia a Sarri. E in quel caso il Napoli farà un altro passo verso lo scudetto".

Lo sponsor di Sarri

Definito da molti come il suo naturale erede, il tecnico del Napoli è quasi subito entrato nelle grazie del "guru di Fusignano" al punto di guadagnarsi un'importante sponsorizzazione: "Per uno come Maurizio Sarri a Madrid andrebbero matti – ha continuato Sacchi – Al Real non basta vincere, devi essere padrone del gioco. Chissà come ci sono rimasti male a vedere il Napoli a lungo padrone nelle due gare di Champions. Chi consiglierei al mio amico ed ex presidente Florentino Perez? Proprio Sarri, ma a patto che si tolga la tuta". Con Massimiliano Allegri, invece, è andato in scena più di uno screzio in questi ultimi anni: "Non sono molto tenero con lui? Ma non è vero – si è difeso l'opinionista Mediaset Premium – È solo che non capisco perché tante volte la Juve sceglie di rintanarsi nella propria metà campo rinunciando al gioco. Sarri non lo fa mai. E pure il grande Milan non rinunciava mai al possesso".

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