Napoli-Roma ai Raggi X, dati e statistiche sul big match dell’ottava di campionato
Napoli-Roma nonostante le assenze, vedi il grave infortunio occorso a Milik in nazionale o la probabile panchina del belga Nainggolan, sarà sicuramente una sfida di alto livello fra due compagini che potrebbero mettere in scena un vero e proprio spot per la nostra Serie A. Questa previsione, al di là dei possibili italici tatticismi, non è assolutamente azzardata ma anzi è supportata dai dati e dalle statistiche che hanno fatto registrare gli uomini di Sarri e Spalletti in questo comunque buon avvio di stagione.
Le squadre che scenderanno sabato alle 15 in campo si assomigliano molto, per caratteristiche tattiche (entrambe si affidano al rodato 4-3-3), per qualità di interpreti e di gioco. Basti pensare che Napoli e Roma figurano fra quelle che, in Serie A, macinano più gioco di tutte: 58% di possesso palla medio per partita (30’ e 11’’a match) per il Napoli e 57% (28’e 40’’ a partita) per la Roma.
Possesso palla e pericolosità offensiva: le ricette di Sarri e Spalletti
Il loro tiki taka è spesso molto preciso (88% di efficacia nei passaggi per gli azzurri e 87% per i romani) e non fine a sé stesso con anzi molte folate offensive ed occasioni da rete. La mole di gioco prodotta, infatti, porta le due squadre ad avere il primo ed il terzo attacco della categoria con la Roma in testa a quota 16 reti ed il Napoli sul gradino più basso del podio con 14 segnature, frutto di ben 205 tiri verso la porta avversaria così ripartiti: 116 per i giallorossi e 89 per gli azzurri e l’aggiunta di 16 assist vincenti (9 per i capitolini e 7 per i partenopei) provenienti, spesso, dai loro fortissimi esterni offensivi.
Insomma, due squadre che differiscono poco l’una dall’altra ma che si distinguono per solidità difensiva: la squadra di Spalletti ha subito molto di più in termini di reti (9 i gol subiti rispetto ai 6 napoletani), di parate effettuate (26 quelle di Szczesny e 17 quelle di Reina) e per un diverso approccio alla partita per atletismo, la ‘banda' Sarri, copre meglio il campo e pressa più alto percorrendo molti chilometri in più rispetto ai giallorossi (107,799 km a partita contro gli appena 104 della Roma).
Il gioco partenopeo: pressing alto e incursioni da sinistra
Gli azzurri sono una squadra che, nel tempo, hanno consolidato un certo tipo di gioco che ha caratterizzato l’era Sarri. Uno di questi aspetti, oltre al gran ritmo, al pressing alto o al possesso palla esasperato, è di sicuro lo sviluppo della fase offensiva sulle fasce e, precisamente, sulla corsia mancina con l’ottimo tandem Ghoulam–Insigne/Mertens. Una tipologia di attacco corale all’avversario che prevede però una manovra che si appoggia di più sulla sinistra (il 39% della azioni provengono da quella particolare zona del campo) rispetto alle altre porzioni del rettangolo di gioco, con la fascia destra in posizione più statica, più “conservativa”.
Per quanto concerne la pericolosità in termini di tiri verso la porta, il grafico sotto mostra quali sono le peculiarità della squadra partenopea. Hamsik e co., infatti, tendono, con la loro interpretazione del 4-3-3, ad attaccare centralmente nel 60% dei casi con molti tiri che giungono da dentro l’area di rigore (49% sul totale). Un attacco dunque che stringe a imbuto, che predilige la profondità e che si concentra nella parte nevralgica del campo con molti meno cross al centro rispetto alla Roma (appena 6,1 i traversoni a partita).
La Roma: ampiezza e verticalizzazioni
Gli uomini di Spalletti sembrano essere più equilibrati, almeno nella gestione delle proprie sortite offensive, rispetto al Napoli con un attacco che propone gioco in maniera quasi omogenea in tutte le porzioni di campo, con una lieve preferenza però per la corsia destra (38%). Una fascia questa che sarà il vero crocevia del match, nell’esiziale e inevitabile scontro fra Bruno Peres/ Salah e Ghoulam/Mertens, fonti privilegiate del gioco di entrambe le compagini.
A differenza del Napoli poi, la Roma tenta di servire maggiormente il proprio attaccante principe Dzeko, non a caso le conclusioni nei 16 metri avversari sono maggiori di quelle degli azzurri con un buon 65% sul totale delle azioni offensive. Un 4-3-3 dunque con una diversa ampiezza ma che comunque tende ad un calcio sviluppato nella porzione centrale del campo, con fraseggi stretti e improvvise verticalizzazioni. Una tendenza questa che creerà traffico al centro con duelli molto imprevedibili ed interessanti.
I precedenti: 189 gol segnati in 81 derby del sole
Al San Paolo sono 81 le edizioni dell'ex derby del sole tra campionato e Coppa Italia, il computo totale vede in vantaggio gli azzurri con 35 vittorie casalinghe, 23 pareggi e 23 successi per i giallorossi, impreziositi da 189 reti (107 gol per il Napoli e 82 per la Roma).