Napoli primo per azioni manovrate. Sul podio Roma e Torino. Male la Juve
Questo primo scorcio di campionato, ci ha mostrato, o meglio, ci ha dato un assaggio, di quel che sarà il resto della stagione in Serie A. Il modo di giocare, di andare in gol e di occupare gli spazi da parte delle squadre che partecipano alla massima competizione italiana. Ma vediamo, nello specifico, quale di essa, si è distinta proprio in maniera netta dalle altre per azioni manovrate finalizzate al gol. Al primo posto non ci sono i Campioni d’Italia.
La squadra più organizzata è quella di Maurizio Sarri
Dopo l’infortunio di Milik, in tanti pensavano che il Napoli potesse subire un colpo netto capace di condizionare il cammino della squadra azzurra. Sarri invece, più che trovare un sostituto naturale, ha pensato bene, anche rischiando, di affidarsi al gioco come forma di difesa maggiore per ovviare a questa spiacevole situazione. Dai tagli di Callejon alle incursioni palla al piede di Koulibaly dalla linea difensiva, passando per l’imprevedibilità di Zielinski a centrocampo e alla dinamicità e alla forza fisica di Diawara. Con loro ovviamente, le invenzioni di Hamsik e i gol di Mertens e del ritrovato Insigne, che hanno dato nuovamente fiducia all’ambiente. 30 sono addirittura i gol dei partenopei arrivati per azioni manovrate, 1 rigore e 6 da calcio piazzato.
Nonostante gli ultimi risultati, i granata sono secondi
Sembrerà superfluo, ma Sinisa Mihajlovic sta dimostrando di essere uno dei grandi maghi della tattica in Serie A. Non tanto per le trame di gioco costruite in maniera minuziosa dai calciatori scelti nell’assetto tattico iniziale. Ma quanto perché, nel 4-3-3 iniziale del tecnico ex Milan, ci sono calciatori polivalenti capaci di occupare tutte le zone del campo andando ad aiutare o a dare supporto sia in fase offensiva che difensiva. Basti pensare che il centrocampo diventa praticamente vuoto in fase offensiva, con il solo Valdifiori, insieme ai due centrali difensivi, a fare da muro in caso di ripartenze avversarie. Dei 35 gol realizzati, sono infatti 26 quelli arrivati per azione manovrata, 5 su calcio piazzato e 4 i calci di rigore.
Lo sviluppo dell'attacco dei giallorossi
Dopo il ko subito contro la Juventus, la Roma di “Lucianone” sembra essere ritornata sulla terra. Ecco, non perché i giallorossi mostrino un gioco inferiore alla Juventus, anzi, ma solamente perché la solidità dei bianconeri è ancora distante anni luce dalle altre squadre. Ma a parte questo, la Roma sta provando a non ripetere l’ennesima stagione al secondo posto, dato che i valori in campo sono tanti e anche superiori alla scorsa annata. Le azioni di gioco si sono andate a limare nel corso delle gare e Spalletti ha trovato la quadratura del cerchio solo dopo diversi “esperimenti” tattici. Che sia difesa a 3 o a 4 la Roma riesce ad andare ad attaccare con molti uomini creando quel volume di giocatori in fase offensiva tanto caro all’ex tecnico dello Zenit. Sul podio quindi i giallorossi per i loro 23 gol fatti su 36, frutto però anche di ben 8 calci di rigore, 1 autogol e 4 reti su calcio piazzato.
I Campioni d’Italia fuori dal podio
Nonostante l’ottimo cammino in campionato e soprattutto dopo il raggiungimento di ben 100 punti, ad oggi, totalizzati in un anno solare, la Juventus di Allegri, sembra trovare ancora una sorta di difficoltà nell’andare in gol su azioni manovrate. Tanti sono stati gli acquisti durante l’estate, ma tanti sono stati anche i calciatori di valore sbarcati alla corte di Allegri. Forse nel momento migliore, l’infortunio di Dybala ha complicato un po’ di più le cose per il tecnico livornese che è stato costretto a ridimensionare l’assetto di gioco, dando finalmente a Pjanic, quella libertà dietro le punte che avrebbe dovuto consentire a Higuain e Mandzukic (uniche due punte a disposizione) di andare in rete. Ma non è stato poi così semplice, e forse è stato soprattutto grazie all’estro dei singoli che la Juventus ora si trovi prima in classifica nonostante un gioco davvero poco brillante. Sono infatti solo 22 i gol arrivati per azione manovrata, ben 10 invece quelli su calcio piazzato, 1 calcio di rigore, 1 in contropiede e 2 autogol.
Così vola la Lazio di Inzaghi
Dopo il caos iniziale con il fratello di Super Pippo destinato ad allenare la Salernitana, la Lazio sembra davvero rinfrancata dalla cura Simone Inzaghi. Il tecnico biancoceleste ha ridato innanzitutto fiducia ad un ambiente che già si aspettava l’ennesima stagione anonima dei capitolini, nonostante gli ottimi acquisti estivi rappresentati da Ciro Immobile e la conferma dell’ambitissimo Lucas Biglia a centrocampo. La posizione di Felipe Anderson, gli inserimenti di Parolo e la solidità difensiva di uomini come Wallace e lo stesso De Vrij, sta dando diverse soluzioni agli uomini del club di Lotito che stanno davvero sorprendendo. Su 32 gol fatti, 19 sono arrivati su azione manovrata, 1 su contropiede, 8 su calcio piazzato e 4 calci di rigore.