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Napoli, primato economico: da sette anni bilancio in attivo (video)

Fatturati 120 milioni al 30 giugno 2013, e quest’anno le entrate aumenteranno grazie agli introiti Champions ed alla plusvalenza Cavani.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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In attesa di vincere quello calcistico, il Napoli si aggiudica quello delle finanze: la società di Aurelio De Laurentiis ha chiuso, al 30 giugno 2013, il settimo anno consecutivo in attivo, in netta controtendenza rispetto a quasi tutto il calcio italiano. E per il 2014, tutto lascia presagire un ulteriore crescita, grazie agli introiti della Champions ed alla plusvalenza generata dalla cessione di Cavani al Paris Saint-Germain. Bene anche il settore diritti tv (66 milioni di euro) e quello commerciale (31 milioni), che corrispondono a gran parte del bilancio 2012/2013 complessivo: 120 milioni. Unico lato negativo, la questione stadio: il Napoli, quarta squadra d'Italia con circa 6 milioni di tifosi, guadagna appena 15 milioni di euro. Una cifra che in Italia è media, ma che in Europa è ridicola se paragonate a quelle che guadagnano Arsenal e Bayern Monaco, due club "virtuosi" come quello azzurro.

Un dato che rispecchia quello del merchandising, fermo ad appena 8 milioni di euro, una cifra che potrebbe essere infinitamente più alta se si pensa che ad esempio il Real Madrid, dopo l'acquisto di Gareth Bale, aveva previsto di incassare solo dalla vendita delle magliette del gallese, qualcosa come 70 milioni di euro. Se si considera il prezzo di 100 milioni con cui è stato pagato, si può dire che i conti erano stati fatti bene, e che Bale è costato appena 30 milioni, una cifra perfino più bassa di quella spesa dagli Azzurri per Higuain (41,5 milioni). Insomma, ancora una volta la questione stadi per il calcio italiano diventa fondamentale: senza stadi che sappiano stare al passo coi tempi, sarà difficile tenere il passo dei grandi club europei. Per il Napoli, in particolare, può essere la svolta: entrare nell'élite del calcio, o restare nella "zona di mezzo"?

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