Napoli, poker alla Viola e record di punti. Azzurri a -1 dalla Roma
La Roma chiama, il Napoli risponde. A novanta minuti dal termine del campionato, entrambe le squadre sorridono e mantengono ancora un punto di distacco dopo le rispettive vittorie nei due anticipi della 37esima giornata di Serie A. La sfida del San Paolo, che profumava d'Europa anche per la Fiorentina, ha però finito per divertire solo i tifosi di Fuorigrotta. Troppo ampio il "gap" tra questo Napoli, che ha confermato di giocare un calcio meraviglioso, e questa Fiorentina: formazione con molto orgoglio ma molta meno qualità dell'avversario. Il successo rotondo sulla Fiorentina, è figlio della magica serata di Mertens ed Insigne. Il belga, arrivato a 27 centri in campionato, è andato in gol e ha fatto l'assist per il compagno per la terza gara di fila. Lorenzo "il magnifico", invece, ha segnato 17 reti: la somma esatta di quelli segnati nelle precedenti 3 stagioni.
Grazie ai quattro gol di stasera, il totale delle reti segnate in campionato dal Napoli torna ad essere maggiore di quello della Roma e si conferma come il miglior attacco del campionato con 90 gol (111 gol stagionali). Un unlteriore motivo di soddisfazione per Sarri, che ora seguirà il sogno dell'accesso diretto alla prossima Champions fino all'ultimo minuto di questo torneo. Per il secondo posto, che evita i noiosi quanto pericolosi preliminari, bisognerà aspettare il prossimo weekend. Intanto Sarri si gode il nuovo record di punti. Per la Fiorentina, invece, il sogno di centrare i preliminari di Europa League è praticamente svanito dopo questa tremenda sconfitta.
Koulibaly dà il via alla festa
Maurizio Sarri va a caccia di una vittoria, e del record di punti, con Zielinski al posto dell'infortunato Allan. Paulo Sousa, vicino all'addio, sceglie Cristoforo al posto di Chiesa e rispolvera Ilicic dietro a Kalinic. Come da previsione, Napoli all'attacco sin dall'avvio e Fiorentina subito arroccata davanti all'area di Tatarusanu. Nonostante i "tre tenori" in campo (54 reti in tre, fino a stasera), la formazione azzurra sfonda all'ottavo minuto grazie ad un difensore: corner di Ghoulam, Hamsik di testa e sulla respinta del portiere viola tap-in vincente di Koulibaly. Sbilanciata in avanti alla ricerca del pareggio, la formazione toscana commette l'errore di lasciare spazi invitanti per i partenopei. Manna dal cielo per i napoletani: vicini al raddoppio per due volte con Mertens.
Ormai prossimo a firmare il rinnovo con il Napoli, il belga si costruisce due palle gol in cinque minuti: la prima se la divora a porta vuota, dopo aver saltato Tatarusanu, la seconda la stampa clamorosamente contro il palo. Alla mezz'ora primo squillo viola: sinistro insidioso di Ilicic e deviazione in angolo di Pepe Reina. Troppo poco, però, per pensare di spaventare un Napoli devastante e letale in attacco. Al 36esimo Insigne batte il numero uno gigliato con un destro nell'angolino, e di fatto chiude un primo tempo a senso unico.
Sousa, l'orgoglio non basta
Una botta alta di Kalinic e un destro finito fuori di poco di Insigne. Si diverte il pubblico del San Paolo, in avvio di ripresa. Paulo Sousa, al decimo del secondo tempo, azzarda il doppio cambio: dentro Tello e Babacar, fuori Olivera e Cristoforo. Il terzo gol napoletano di Mertens, sul quale ha colpe specifiche Tatarusanu, arriva un attimo prima del 3-1 di Ilicic. L'illusione di una rimonta clamorosa, è volata via subito. Al 64esimo, azione spettacolare del Napoli: tunnel di Mertens, botta di Hamsik e colpo vincente del belga sulla ribattuta dell'estremo difensore toscano.
Fiorentina in avanti e San Paolo tutto in piedi per la standing ovation a Dries Mertens. Gli ultimi 15 minuti sono volati via in fretta, non prima di aver regalato al pubblico qualche buona azione degli avversari e l'uscita dal campo del funambolico belga: protagonista assoluto del match. Dopo l'ingresso di Pavoletti, Sousa opta per il terzo e ultimo cambio: Saponara per uno spento Kalinic. All'84esimo grande occasione per Babacar, ma l'attaccante viola spreca malamente davanti a Reina. Nel finale occasioni assortite per Pavoletti e compagni, prima del fischio finale e degli appalusi a scena aperta di tutto l'impianto partenopeo.