Napoli multato perché Cavani e Gargano portano i figli a bordocampo
E' vero, le esigenze televisive sono ferree però a volte, per seguire delle regole dettate e a cui non si vuol derogare, si rischia di fare un brutta figura. Così Gianpaolo Tosel, ormai famigerato Giudice Sportivo, ha multato il Napoli a causa di un ritardo dovuto al fatto che Walter Gargano ed Edinson Cavani si siano attardati con i propri figlioletti a bordo campo prima dell'inizio della partita.
Qualche foto e una multa – Per colpa di alcuni scatti fatti dai due giocatori uruguaiani in compagni dei due figli Bautista e Mathias, il Napoli dovrà pagare una multa. Irrisoria per la società visto che la somma è di "soli" mille euro, ma ha una valenza simbolica. Possibile che non ci sia un margine di tolleranza per queste cose? Perché l'arbitro non può avere buon senso anche in situazioni del genere? Forse la polemica scaturita dopo la partita di Udine, con l'arbitro Rocchi accusato di aver chiesto la magli a Cavani, deve aver influenzato il direttore di gara di Napoli-Catania. Romeo ha, forse, voluto non transigere su questa piccolezza per dimostrare la sua "integrità".
Mano dura di Romeo – Certo è che il fischietto designato per la sfida contro gli etnei non è stato transigente, multando la società campana anche per la presenza di una persona "non autorizzata" a bordo campo. Quest'ultimo provvedimento è sicuramente più comprensibile e anzi è giustificabile rispetto a quello preso per il ritardo causato da due padri che hanno scattato qualche foto con i loro due piccoli figli. A volte, probabilmente, il calcio dovrebbe essere maggiormente flessibile e meno rigido altrimenti rischierebbe di far cadere dei principi fondamentali dello sport.