Napoli, Milik racconta il furto: “Uno schock ma quell’episodio non mi ha influenzato”
Arkadiusz Milik è uno dei calciatori di cui il Napoli non può fare a meno. L'attaccante polacco è il miglior realizzatore azzurro con 13 reti in 26 gare e finalmente in questa stagione sta riuscendo a dare continuità alla sue prestazioni grazie ad una buona forma fisica. Milik nel corso di una intervista concessa a SportoweFatky è tornato a parlare anche del furto subito lo scorso ottobre quando dei malviventi lo costrinsero a farsi consegnare il suo Rolex Daytona:
Mi sono sentito strano per alcuni giorni senza però avere traumi . Sono rimasti scioccati di più la mia famiglia e la mia ragazza che era in auto con me. Ho sempre cercato di stare attento, i miei compagni mi avevano spiegato queste situazioni, ma in quel momento ho dovuto dar via il mio orologio. Da allora non lo indosso più e neppure loro: lo facciamo solo in posti sicuri. Comunque non mi sono mai sentito minacciato a Napoli, quell'episodio non mi ha influenzato.
L’ex centravanti dell'Ajax, che andrà in scadenza con il club partenopeo nel 2021, ha parlato anche del suo rinnovo: "Le trattative per il rinnovo non sono ancora iniziate, ma lo faremo presto. Oggi non c'è nulla, ma considero l'idea di rinnovare. Qui sto bene e mi concentro sul presente".
Milik: Dopo Liverpool il mister mi ha detto di non pensarci
Milik ha raccontato anche i momenti successivi alla sconfitta di Liverpool che è coincisa con l'eliminazione dalla Champions League, dove lui ha avuto la palla della qualificazione ma Alisson è riuscito a respingere la sua conclusione ravvicinata:"Liverpool? Dopo la partita, in hotel, Ancelotti si è avvicinato e mi ha detto di non pensarci troppo. Aveva ragione". Infine il numero 99 ha aggiunto: "Il calcio è questo: non possiamo riflettere troppo sul passato e su quel che è successo. In quel momento pensavo alla partita successiva col Cagliari: infatti subito dopo segnai al novantesimo su punizione".