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Napoli, Milik: “Le voci di mercato non m’interessano, penso solo a come segnare più gol”

L’attaccante polacco vuole migliorare i numeri della scorsa stagione: 20 gol in 47 presenze. Provate a immaginare un 4-2-3-1 con Milik là davanti e alle spalle una batteria di calciatori come Insigne e Callejon esterni e James Rodriguez (nella speranza che la trattativa si concluda con esito positivo) al centro del tridente: è potenzialmente devastante per forza fisica, dinamismo, fantasia, qualità e soprattutto sagacia tattica.
A cura di Maurizio De Santis
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Venti gol in 47 presenze nella scorsa stagione. E' da questo dato che Arek Milik riparte. L'attaccante polacco pensa a lavorare, si allena e guarda oltre la diffidenza di chi crede che al Napoli serva un centravanti vero, in grado di buttarla dentro (come si dice in gergo) ed essere determinante nei momenti topici del torneo. Carlo Ancelotti nutre grande stima nei suoi confronti e quando gli chiedono chi sarà il prossimo ‘bomber' della squadra non ha remore nel fare il nome dell'ex Ajax. Non dichiarazioni di facciata reale convincimento che, con i compagni giusti al fianco, Milik può davvero esplodere e riprendersi tutto ciò che la malasorte gli ha tolto in due di infortuni per la rottura del legamento crociato delle due ginocchia. In piena estate di calciomercato il giocatore non si lascia distrarre e fissa l'orizzonte, le sfide che lo attendono in campionato come in Champions.

Devo pensare solo a lavorare, a migliorare e a diventare più forte – ha ammesso Milik -. Tutto il resto, compreso le voci di mercato, non mi deve riguardare. Non possono stare a chiedermi quali sono le intenzioni del presidente oppure dell'allenatore. Mi devo concentrare solo su come fare sempre meglio.

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Provate a immaginare un 4-2-3-1 con Milik là davanti e alle spalle una batteria di calciatori come Insigne e Callejon esterni e James Rodriguez (nella speranza che la trattativa si concluda con esito positivo) al centro del tridente: è potenzialmente devastante per forza fisica, dinamismo, fantasia, qualità e soprattutto sagacia tattica. Arek un po' ci pensa e alimenta il sogno di vincere (finalmente) qualcosa di importante.

Vogliamo vincere da tanti anni, però non ci riusciamo – ha aggiunto ancora -. La Juventus ha disputato sempre grandi stagione e avuto partenze fortissime. E' difficile tenere il passo di un avversario che vince praticamente tutte le partite. Quest’anno come sempre vogliamo vincere, abbiamo dalla nostra un allenatore con grande esperienza e tanta voglia di provarci con maggiore determinazione. Quanto a me, so che posso giocare meglio, aiutare di più la squadra e fare più gol che per un attaccante è la cosa più importante.

Ultima riflessione dedicata a Maurizio Sarri, l'ex allenatore del Napoli e del Chelsea adesso è sulla panchina della Juventus. Lo incrocerà da amico/nemico. E magari proverà a fargli gol. I tifosi azzurri non hanno preso bene la decisione dell'ex tecnico, Milik glissa su questo aspetto.

A essere onesto a me non importa molto dove sia andato Sarri – ha concluso Milik -. Lo ritengo un grande professionista e per questo va rispettato.

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