Le lacrime di Balotelli fanno il giro del mondo (video)
Prima la commozione per la figlia, poi la tristezza per una serata storta. Balotelli che piange è una notizia. Il pianto in panchina di "Super Mario" è la fotografia più nitida della serata del San Paolo: quella che sta facendo il giro del mondo. Una scena, a dir la verità, già vista a Kiev quando gli azzurri di Cesare Prandelli, ai campionati europei, vennero travolti in finale dalla Spagna. Fu in quella occasione, davanti a migliaia di tifosi che assiepavano le tribune dello stadio ucraino, che Mario Balotelli crollò pubblicamente per la prima volta (e in diretta televisiva) lasciandosi trasportare da un fiume di lacrime. Un "film" malinconico che, paradossalmente, è stato proiettato anche nello stadio di uno dei più grandi produttori cinematografici italiani: un episodio che, come nella precedente occasione, ha reso giustizia al lato più debole e umano di uno dei giocatori più odiati d'Italia.
La settimana più dura – Per l'attaccante rossonero sono stati, senza dubbio, giorni difficili. Dopo l'ennesimo stop forzato contro il Torino (figlio del cartellino giallo di Cagliari) e le ben note vicende personali che hanno costretto l'attaccante ad uscire allo scoperto e riconoscere la paternità della figlia Pia, per Mario è arrivata anche la serata incolore di Napoli: una partita dove il più forte giocatore del Milan, quello più rappresentativo, ha toccato una decina di volte il pallone, concludendo verso la porta solo in un paio di occasioni. Una prestazione di rara bruttezza, per un campione come lui, che potrebbe insinuare dubbi nella testa di chi, fino ad ora, pensava di poter costruire qualcosa intorno alla figura del bizzoso cannoniere.
Berlusconi perplesso – Le tre sberle di Benitez faranno riflettere Balotelli e l'intera dirigenza milanista che, sul talentuoso attaccante, ha investito e dovrebbe investire ancora. E' ancora sostenibile "questo" Balotelli? Siamo davvero sicuri che può fare la differenza? Il tifoso della strada si sta ponendo le stesse domande che, mesi fa, si pose Silvio Berlusconi. A Clarence Seedorf il compito di asciugare le lacrime di Balo (e dei tifosi) e di dare risposte definitive ad un capo che, da sempre, non ha mai apprezzato fino in fondo i colpi di genio e la sregolatezza del giocatore più chiacchierato d'Italia.