Napoli, Mertens meglio di Higuain: “Svario a destra e a sinistra, segno e recupero”
Dries Mertens si gode il suo momento magico a Napoli. Che dura da un anno. Tanto è il tempo in cui il belga riesce a segnare con regolarità trasformando ogni palla in oro per una squadra che domina in Italia e prova a fare la voce grossa anche in Europa. Esprimendo il miglior calcio continentale anche grazie al suo folletto trasformato dalla bacchetta magica di Sarri in un top player d'area di rigore. Tanto che per i tifosi napoletani ha già preso il posto di un certo Gonzalo Higuain, la macchia nera dell'epoca di Sarri, il prediletto che è fuggito alla Juventus e che oggi è stato già rimpiazzato.
Nel segno di Mertens
Miglior marcatore del 2017
Mertens non ci sta ai paragoni facili perché sa che tra lui e Higuain c'è di mezzo la storia del calcio. Due giocatori totalmente differenti, di caratteristiche e personalità, che si possono avvicinare unicamente solo attraverso la grandezza del gol, segno d'arte di chi sa tramutare l'acqua nel vino rosso della felicità. Grazie a Sarri, Mertens si è trasformato in bomber, ma non in uno qualunque: in un attaccante capace di segnare più di tutti nell'anno solare, tanto da offuscare proprio il Pipita, in un eterno confronto, oggi a distanza.
Al posto di Higuain
Il nuovo idolo dei tifosi
A Napoli Mertens ha raggiunto la piena maturità e se lo scorso anno poteva essere considerato una semplice piacevolissima sorpresa, in questa stagione, della riconferma, ha forse anche fatto meglio partendo su livelli impressionanti che hanno subito proiettato il Napoli tra i protagonisti: "Gli ultimi dodici mesi sono stati i migliori della mia carriera. Sono diventato un'icona a Napoli e spero che il nostro momento possa continuare fino alla fine perché è bellissimo. I tifosi impazziscono per me, siamo primi e ci sostengono sempre".
Un Pipita più completo
Da Higuain a Mertens il passo è stato grande, da un bomber di razza ad un giocatore che si è dovuto reinventare. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: "Se sono affamato di gol? Da questo punto di vista sono cresciuto tantissimo, ora riesco a sfruttare molte delle occasioni che i compagni mi mettono a disposizione. Ma non gioco sempre e solo come terminale offensivo, non sono una prima punta come Higuain: torno spesso a centrocampo ma posso svariate anche a sinistra e a destra. "