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Maradona e i cori contro Napoli: “Discriminazione ed insulti mi hanno reso più forte”

Il Pibe de Oro commenta su Facebook: “La rabbia è sempre stata il mio carburante”, in riferimento agli ennesimi cori contro Napoli e i napoletani sentiti ieri a Genova.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Diego Armando Maradona prende la parola nella settimana che segue le aspre polemiche per il dopo-gara di Napoli-Inter di Coppa Italia. E come sempre, il Pibe de Oro non usa mezzi termini quando si tratta di esprimere il proprio parere: all'argentino, bandiera del Napoli, non devono probabilmente essere piaciuti i cori di domenica pomeriggio da parte dei tifosi della Sampdoria a quelli partenopei, accorsi in Liguria per seguire il match della capolista (che ha poi vinto agevolmente per 4-2, spedendo la Sampdoria appena un gradino sopra la zona retrocessione).

I "soliti cori", verrebbe quasi da dire: da "Napoli colera" a "Vesuvio lavali col fuoco", ormai ogni fine settimana è un ritornello continuo, talvolta intonato perfino in stadi dove giocano squadre diverse da quella azzurra. Ma dopo una settimana di polemiche legate alla vicenda Sarri-Mancini, esplosa in tv e continuata poi sui giornali ed in trasmissioni televisive, con il popolo calcistico schierato come sempre su "colpevole" o "innocente", a Maradona non dev'essere proprio andata giù l'ennesimo attacco contro la città partenopea.

E così l'argentino, piuttosto che alimentare ulteriori polemiche, ha preferito mandare un messaggio inequivocabile ai suoi ex-tifosi. "La discriminazione e gli insulti sono riusciti solo a farmi crescere come calciatore. La rabbia è sempre stata il mio carburante. ‪#‎Forza‬ ‪#‎Napoli‬!!!", il post di Diego Maradona scritto su Facebook, che in poco tempo ha fatto immediatamente il giro della rete.

Del resto, chi meglio di Maradona (uno dei calciatori più bersagliati di sempre dentro e fuori dal campo) poteva capire meglio lo stato d'animo dei napoletani, da sempre vittime di un odio becero e gratuito all'interno degli stadi italiani. Celebre, del resto, è la leggenda metropolitana che racconta come i napoletani avessero tifato Argentina nella storica semifinale di Italia 90 tra gli Azzurri e l'Albiceleste. Ancora oggi, si recrimina di aver giocato in uno stadio "schierato" contro la Nazionale italiana: dimenticando invece che il popolo napoletano scelse come sempre di stare dalla parte dell'Italia anche se questo significava voltare le spalle al suo beniamino, arrivando ad esporre uno striscione quanto mai eloquente (e di cui esistono anche foto, spesso ignorate), che recitava: "Maradona, Napoli ti ama: ma l'Italia è la nostra patria".

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