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Napoli: manichino romanista impiccato, torna alta la tensione tra le due tifoserie

Oltre al macabro fantoccio, ritrovati striscioni offensivi dedicati a Totti e all’ultrà giallorosso Gastone. Messaggi di solidarietà per il tifoso azzurro ancora in ospedale e per Speziale.
A cura di Alberto Pucci
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Nonostante siano passati diversi giorni, non c'è pace tra la tifoseria del Napoli e quella della Roma. Nel quartiere Sanità, del capoluogo campano, sono infatti comparsi alcuni striscioni choccanti ed un manichino, con tanto di maglia romanista, appeso con un cappio al collo. Un macabro ritrovamento che suona come un drammatico avvertimento per quello che potrà succedere al primo incrocio tra le due fazioni di tifosi. Una faccenda tutt'altro che chiusa per i supporters partenopei, che hanno messo nero su bianco la loro rabbia: "Ciro, non faremo festa finché di Gastone non avremo la testa. Romanista infame", avvertiva uno dei due striscioni esposto a fianco del manichino. Gli altri, prontamente rimossi dalla Polizia, contenevano frasi ingiuriose nei confronti della moglie di Totti e di solidarietà a Ciro Esposito, il tifoso ferito e ancora ricoverato in gravi condizioni al "Gemelli" di Roma, e a Speziale: il tifoso condannato per la morte dell'ispettore Filippo Raciti. Intercettata da una radio locale, la mamma di Ciro, Antonella Leardi, ha stigmatizzato l'episodio: "Queste cose mi rattristano, Ciro è stato vittima di una violenza e vorrei che nessun altro vivesse ciò che lui sta patendo". Secondo le forze dell'ordine, gli autori di tale gesto non farebbero parte delle frangia estrema del tifo napoletano.

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