Napoli, Lucarelli affascinato dalla città: qui c’è solidarietà a differenza del Nord

L'avventura di Cristiano Lucarelli a Napoli è iniziata due giorni fa nella sfida di coppa Italia contro il Bologna. Finora solo due le apparizioni dell'ex attaccante livornese: alla prima di campionato contro la Fiorentina e nella gara di Europa League contro l'Utrecht. Proprio con gli olandesi Lucarelli ha subito l'infortunio ai legamenti crociati del ginocchio sinistro, che lo ha tenuto lontano dai campi di gioco 4 mesi.
Dopo un recupero-lampo che ha del prodigioso il Che di Livorno è pronto a rituffarsi nell'avventura azzurra: "Nonostante abbia 35 anni mi sono emozionato al mio ingresso in campo, anche se credo che gli applausi erano per Lavezzi. In 4 mesi mi sono allenato 7 ore al giorno. Lo staff medico è stato straordinario, i dirigenti ed i compagni mi sono stati vicini, poi il clima caldo ha favorito il mio rientro anticipato".
Sostituto di Lavezzi e Cavani, ma per Lucarelli non è un problema: "Fare la panchina per due giocatori così non è un insulto. Anzi accettano i miei consigli da fratello maggiore. Sono venuto a Napoli consapevole del mio ruolo. Cavani ha numeri straordinari, corre tantissimo, a volte troppo. Dovrebbe gestirsi di più. Lavezzi ha forza fisica e tecnica: in pochi minuti è in grado di fare 3 progressioni brucianti, io resterei imballato per un mese".
Lucarelli è apparso subito affascinato dalla città: "Il Napoli per Napoli è una forma di riscatto sociale. Qui c'è tantissima solidarietà. Se cadi a terra ti aiutano a risollevarti, in alcune città del nord magari c'è chi gira la faccia e fa finta di non vedere". Infine un pensiero a Mazzarri, condito da qualche sfottò: "Mazzarri è un grandissimo tecnico, mi ha fatto innamorare del mestiere di allenatore. Sarebbe divertente che un giorno io, Mazzarri ed Allegri, tre livornesi, lottassimo per lo scudetto su tre panchine diverse. Anche se Mazzarri è di san Vincenzo, livornese un po' annacquato".