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Napoli, linea dura di De Laurentiis contro i giocatori: bloccati gli stipendi di ottobre

In attesa dell’istanza di arbitrato con ammenda per violazione dell’accordo collettivo e dell’azione legale per i danni d’immagine, il presidente campano ha bloccato il pagamento degli stipendi di ottobre. Una decisione che ha ovviamente innervosito un ambiente già carico di tensione dalla famosa notte dell’ammutinamento.
A cura di Alberto Pucci
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A poche ore dal fischio d'inizio del match con il Milan, un'indiscrezione rischia di rendere ancora più esplosivo l'ambiente intorno al Napoli. A rilanciarla è ‘Il Mattino', che ha rivelato della decisione di Aurelio De Laurentiis di punire in maniera pesante la squadra dopo il famoso ammutinamento post-Salisburgo. Secondo il quotidiano campano, il patron è dunque intenzionato ad andar dritto per la sua strada e in attesa di novità dalla possibile causa, ha intanto bloccato gli stipendi di ottobre dei giocatori.

La strategia di De Laurentiis è ormai chiara. La società di sta infatti muovendo con un'istanza di arbitrato con ammenda per violazione dell'accordo collettivo e con un'azione legale per i danni d'immagine causati dal comportamento dei giocatori, che sono in attesa di conoscere l'entità delle multe: sanzioni che potrebbero anche non essere uguali per tutti.

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La pesante multa decisa da De Laurentiis

Dopo quello che è successo al termine della sfida di Champions League contro la squadra austriaca, De Laurentiis avrebbe individuato in Callejon, Mertens, Insigne, Allan, e Koulibaly i principali artefici della rivolta e proprio per questo saranno puniti con il massimo possibile della multa, che dovrebbe oscillare tra il 25 e il 50 per cento sul lordo mensile, con una cifra intorno ai 2,5 milioni di euro che verrebbe trattenuta dagli stipendi dei calciatori.

Il tutti contro tutti che si è scatenato a Castel Volturno, amplificato dal deludente cammino in campionato della formazione di Ancelotti, rischia dunque di protrarsi nel tempo, mandare all'aria la stagione di Insigne e compagni e di cambiare drasticamente il piano della società già nel prossimo mercato invernale, quando alcuni giocatori protagonisti dell'insubordinazione potrebbero a questo punto lasciare il Napoli.

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