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Napoli-Lazio 4-3, gol e batticuore in una partita da leggenda

Cavani stellare, il Napoli fa sua una partita da infarto.
A cura di Francesco Ferrara
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Lazio-Napoli 4-3, Cavani grande protagonista

Per la 31esima giornata va in scena Napoli-Lazio, spareggio Champions con vista sullo scudetto per gli azzurri. C'è il grande ritorno di Reja in un San Paolo pieno in ogni ordine di posto, e viene tributato un lungo e meritato applauso all'allenatore che ha portato gli azzurri dalla C alle porte dell'Europa. La Lazio rinuncia ad Hernanes, in campo c'è Bresciano. Indietro gli azzurri tornano all'antico con Aronica e Campagnaro ai fianchi di Cannavaro.

Il Napoli prova a fare la partita, mentre la Lazio se ne sta chiusa nella propria metà campo per poi ripartire in contropiede. E sono proprio gli ospiti a passare in vantaggio un po' a sorpresa: al 29′ percussione centrale di Mauri, che dopo una serie di rimpalli beffa De Sanctis di sinistro con un tocco di punta. San Paolo gelato, gli azzurri provano a reagire ma senza rendersi pericolosi, la prima frazione vede gli uomini di Reja avanti 1-0.

Ad inizio ripresa gli azzurri provano a riorganizzarsi, ma al 57′ arriva un'altra doccia fredda: punizione di Garrido e Dias di destro batte ancora De Sanctis per il 2-0. Un colpo che ammazzarebbe un toro, ma non questo Napoli che subito reagisce. Al 6o' punizione di Lavezzi, la palla arriva a Dossena che di testa batte Muslera, 1-2. Dopo due minuti ancora una punizione di Lavezzi, la palla si impenna e Maggio appoggia per Cavani che di testa segna il 2-2.

Il San Paolo è una bolgia, sull'onda dell'entusiasmo gli azzurri attaccano all'arma bianca, ma rischiano. Al 67′ Brocchi fa esplodere un destro che colpisce la traversa e con ogni probabilità varca la linea, ma arbitro e guardalinee non se ne accorgono. Dopo un minuto la Lazio in contropiede passa di nuovo: Zarate va via e tira di sinistro, respinge De Sanctis ma Aronica sciaguratamente devia nella propria porta per il 2-3.

Il Napoli pazientemente ricostruisce l'ennesima rimonta. All'80 Cannavaro di petto appoggia a Cavani, Biava lo stende: rigore ed espulsione. All'82' il Matador si presente sul dischetto e spiazza Muslera, 3-3. A questo punto è un vero e proprio assalto alla porta di Muslera, e i partenopei vengono premiati all'88'. Lucarelli prolunga per Mascara, tocco per Cavani che con un pallonetto chirurgico segna il gol del 4-3.

Il San Paolo esplode, saltano i nervi ai laziali e Reja viene espulso. Dopo 4 minuti di recupero arriva il triplice fischio finale, Cavani ha trascinato i suoi verso l'ennesima vittoria impossibile. Il Napoli, piazzatosi al secondo posto, vede da vicino il Milan, lo scudetto è un sogno da cullare ancora dolcemente. Per la Lazio una sconfitta che brucia, la Champions League sembra a questo punto un miraggio.

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