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Napoli, la rinascita di Hamsik si chiama Ancelotti: “Con Sarri era finita malissimo”

Gli attriti e gli screzi di Sarri con il presidente De Laurentiis. L’incertezza sul futuro e sul progetto tecnico. La voglia di cambiare e andare via. Gli ultimi mesi di Hamsik erano stati segnati dalle panchine e dalla delusione di un trattamento che non si meritava. Poi, l’arrivo di Ancelotti e il sorriso del capitano.
A cura di Alessio Pediglieri
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Il calciomercato racconta di un Maurizio Sarri in difficoltà. L'ex Napoli a Londra starebbe trovando pane duro per i propri denti con una società che da sempre apre al mercato globale, in un vai e vieni di giocatori a cui il tecnico toscano non è abituato. La storia di Sarri vuole l'allenatore al centro del progetto, nella costruzione di un gruppo solido, affiatato, ben assortito e soprattutto definito.

La storia del Napoli marchiato Sarri è questa: una rosa ampia ma titolari ristretti, schemi precisi, quasi maniacali, compiti chiari e direttive (come le gerarchie) quasi imprescindibili. E invece, a Londra, per Abramovich il calciomercato è quasi un porto di mare. C'è chi va, chi viene, trattative milionarie a cui dare retta più che al proprio ‘manager' in panchina. Una situazione che scotta.

Gli attriti e litigi con De Laurentiis

Sarri a Londra e in Premier c'era arrivato per il rotto della cuffia. L'idea dei Blues di puntare su di lui per il dopo Conte era stata decisa per tempo ma gli attriti con De Laurentiis avevano rischiato di compromettere il tutto. Alla fine, l'affare si è fatto ma in colpevole ritardo, complicando un'estate già di per sè non semplice con la questione legale con Antonio Conte.

Uno strascico di ciò che lo stesso Sarri aveva patito negli ultimi mesi di Napoli con le tensioni sempre più pressanti con il patron De Laurentiis con cui è arrivato alla rottura completa. Il presidente scelse Ancelotti, tenendo Sarri a bagnomaria fino all'ultimo secondo, impedendo – e complicando il più possibile – un buon avvio per la nuova avventura inglese.

Hamsik, vittima della rabbia di Sarri

Tutto ciò aveva compromesso anche il rapporto con i giocatori storici del Napoli, come Marek Hamsik, l'ultimo dei tre tenori, il capitano azzurro che aveva fatto troppa panchina nel finale di stagione tanto da meditare l'addio e il cambio di destinazione. Prima dell'avvento di Ancelotti e la nuova consapevolezza di essere utile, Hamsik ha patito la ‘rabbia' di Sarri: "Le ultime panchine, non scendere in campo e dare il proprio contributo – ammette il procuratore – hanno segnato gli ultimi mesi di Marek a Napoli. Ha sofferto, per questo voleva andar via. Poi è arrivato Ancelotti e adesso è più sereno: come regista si diverte, vedremo quanto renderà"

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